12 maggio 2023
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Cooperative sociali, il nuovo accordo sindacale valorizza la professionalità delle educatrici e degli educatori nei nidi. L’impegno di Federazione e Provincia autonoma.

Preceduto da una anticipazione di fonte sindacale, è stato sottoscritto ieri da tutte le parti l’accordo di lavoro che riguarda gli educatori/trici dei nidi d’infanzia.

La firma arriva dopo un anno di impegno da parte di Federazione e cooperative (non solo quindi delle organizzazioni sindacali) nel dialogo con la Provincia autonoma per mettere a disposizione dei comuni le risorse necessarie per far fronte ai maggiori costi del personale. Un successo collettivo che premia la professionalità delle educatrici ededucatori di un settore strategico per il Trentino.

L’impegno per arrivare alla firma di ieri era contenuto già nel Protocollo firmato dalla Federazione con la Provincia autonoma quasi un anno fa, il 10 giugno 2022. In questi mesi la Federazione e le cooperative sociali hanno condiviso con la Provincia autonoma l’opportunità di integrare le risorse pubbliche per adeguare gli appalti dei servizi per la prima infanzia ai maggiori costi derivanti dal rinnovo del contratto di lavoro nazionale per il passaggio da D1 a D2 della posizione economica degli educatori dei nidi d'infanzia.

Un lungo lavoro che alla fine si è risolto con un accordo innovativo e coraggioso, frutto della volontà e del senso di responsabilità delle parti e degli attori istituzionali.

Le cooperative che si occupano di gestione dei nidi di infanzia in Trentino (Bellesini, Città Futura, CoccinellaPro.Ges.) operano in virtù di appalti pubblici dei servizi, e gestiscono 81 strutture in cui lavorano circa 700 educatrici ed educatori.

"Le cooperative per prime – afferma il coordinatore della delegazione sindacale della Federazione Paolo Fellinsono da sempre interessate a valorizzare la professionalità dei propri educatori ed educatrici attraverso un adeguato riconoscimento della qualità del lavoro svolto, anche in virtù della specificità e delicatezza del servizio. Infatti, se la Provincia autonoma, rappresentata dall'assessore Bisesti,  mette a disposizione dei comuni le risorse per garantire la copertura dei maggiori costi a partire da gennaio 2022, le cooperative dal canto loro si fanno carico dei maggiori costi per il periodo precedente. Una posizione che ha trovato nei dirigenti e negli amministratori pubblici provinciali la necessaria condivisione e la volontà di arrivare al risultato"

"È questo il raggiungimento di un importante obiettivo, - spiega l'Assessore all'Istruzione, Università e Cultura Mirko Bisesti- volto a valorizzare e riconoscere il ruolo fondamentale che gli educatori dei nidi d'infanzia svolgono nel sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia che la Giunta ha voluto sostenere attraverso specifiche risorse che sono state riconosciute e attraverso il proficuo confronto con la Federazione trentina della cooperazione". 

L’accordo

Più in dettaglio, l’accordo di secondo livello (provinciale) del settore prevede che le cooperative sociali che svolgono in appalto servizi educativi di asilo nido 0-3 anni, inquadrano tutto il proprio personale avente funzioni di educatore/educatrice al livello D2 del contratto collettivo nazionale, senza più distinzioni tra chi, in virtù di vari precedenti accordi, può svolgere la funzione anche senza la laurea richiesta. 

Inoltre, è prevista la corresponsione di una cifra una tantum di 750 euro lordi a copertura dei periodi anteriori.

La Provincia Autonoma di Trento (Assessorato alla finanza locale), dal canto suo, ha previsto stanziamenti aggiuntivi ai Comuni committenti dei servizi educativi dei nidi d’infanzia, appaltati alle Cooperative sociali, per la ridefinizione delle risorse a favore di tali servizi, talché sia possibile per tutti i committenti adeguare i corrispettivi alle cooperative appaltatrici al fine di riconoscere i costi derivanti dal superiore livello D2 (dall’originario livello D1), a decorrere dal primo gennaio 2022, di tutto il personale avente funzioni di educatore/educatrice.

La parte finale dell’accordo apre anche un impegno importante per le parti sindacali provinciali che riguarda la ripresa del tavolo per il rinnovo del contratto integrativo provinciale delle cooperative sociali.

Autore: redazione