Faedo, un modello di sanità di prossimità

Una iniziativa innovativa che mira a garantire un accesso più semplice e veloce ai medicinali per i residenti, in particolare per coloro che hanno difficoltà a raggiungere la farmacia principale a San Michele all'Adige.
L'iniziativa, promossa dal Comune di San Michele all'Adige in collaborazione con la Farmacia Tonon e la Famiglia Cooperativa Königsberg, permette ai cittadini di ritirare i propri farmaci direttamente nella cooperativa del paese; un progetto che si sta evolvendo ulteriormente grazie alla collaborazione con la Cassa Rurale Valle di Non Rotaliana e Giovo, con la quale l'amministrazione comunale sta lavorando per rendere possibile il pagamento dei farmaci direttamente al momento del ritiro.
Sul tavolo dei relatori vi erano l'assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione, Mario Tonina, il sindaco Alessandro Ziglio, la presidente e il direttore della Cooperativa, rispettivamente Chiara de Vescovi e Sandro Comper, il vicepresidente della Cassa Rurale Valle di Non, Rotaliana e Giovo Mauro Mendini, il farmacista Davide Tonon, mentre a moderare l'assessora comunale con delega alla sanità Maria Zanetti. Fra il numeroso pubblico anche il referente di zona della Cooperativa di Mezzocorona, Daniele Pigoni, nonché la presidente dell'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Trento Tiziana Dal Lago.
L'assessore provinciale Tonina, ha espresso il suo pieno apprezzamento per l'iniziativa, che ha definito un modello di "prossimità e responsabilità condivisa". "Si tratta di un'iniziativa concreta, nata dalla sinergia tra attori istituzionali, professionali e cooperativi, che risponde a un bisogno reale: garantire un accesso equo e tempestivo ai farmaci anche a chi non può recarsi autonomamente in farmacia - ha sottolineato l'assessore -. Non si tratta un servizio marginale, ma di una parte integrante del nuovo modello assistenziale che si concentra sulla persona", ha aggiunto. Ha quindi lodato il ruolo della Cooperazione, uno dei pilastri del territorio trentino, e il valore delle Famiglie Cooperative, che "oggi si fanno anche presidio sanitario e sociale, non più solo un luogo di acquisto, ma un vero punto di riferimento comunitario".
"Faedo oggi è un esempio - ha spiegato Tonina -. Il nostro impegno è fare in modo che iniziative simili possano nascere in altri contesti, promuovendo un modello trentino fondato sulla vicinanza, l’integrazione e la corresponsabilità. La Provincia autonoma di Trento sarà sempre al fianco di progetti che, come questo, mettono al centro la persona e il suo diritto a vivere bene, anche nei piccoli paesi di montagna", ha concluso l'assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione.
"Oggi presentiamo un servizio che rappresenta un aiuto concreto per i nostri concittadini, in particolare per gli anziani e per le persone con difficoltà motorie - ha aggiunto il sindaco Ziglio -. Un servizio che non solo facilita la vita quotidiana degli abitanti e dei loro familiari, ma che rappresenta anche una scelta strategica per contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi montani. La capacità dei Comuni di garantire servizi di prossimità è fondamentale per valorizzare e mantenere vive le nostre comunità".
L’assessora Zanetti, nel presentare l’iniziativa, ha sottolineato l’importanza di questo servizio, che può favorire una maggiore autonomia di una parte significativa della comunità, in particolare delle persone fragili, spesso costrette a ricorrere all’aiuto di familiari o conoscenti per procurarsi farmaci indispensabili.