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Sant'Orsola: ottimo bilancio economico 2024

Un'ottima annata il 2024 per la cooperativa Sant'Orsola. La migliore di sempre secondo il presidente della cooperativa Silvio Bertoldi, riconfermato dai soci in assemblea annuale nella serata di sabato 12 aprile per altri tre anni. E' in sella dal 2008.

Oltre che per i positivi dati di bilancio, Bertoldi ha espresso soddisfazione anche per i brevetti ottenuti dalla cooperativa, i primi nel settore dei piccoli frutti in Italia, per il lancio della mora residuo zero e per la capacità di reazione dimostrata dal sistema Sant'Orsola alle avversità climatiche ed alle turbolenze finanziarie.

I dati di bilancio.

Il fatturato caratteristico 2024 (piccoli frutti, fragole ciliegie) è aumentato di 9,44 punti percentuali, passato dai 65 milioni del 2023 ad oltre 71 dello scorso anno.  Il consumatore ha riconosciuto la qualità dei frutti della Sant'Orsola remunerandola meglio che in passato. L'incremento del fatturato ha fatto da traino al liquidato distribuito ai soci, cresciuto nel medesimo periodo da 28.890.000 Euro a 32.897.000, con un incremento pari al 13,85 per cento.

L'aumento della frutta conferita in soli piccoli frutti, fragole e ciliegie sta in due cifre: 5.631 tonnellate a fine 2024, l'anno prima erano 5.361. L'utile scritto in bilancio sfiora i 535.000 Euro. Il piano operativo  2025 propone di destinare 3.165.000 Euro a favore di investimenti ripartiti tra soci e cooperativa. Dati illustrati da Michele Plancher, responsabile dell'area amministrativa e finanziaria della cooperativa. Ha tra l'altro ricordato ai soci il Credit Reputation Award, prestigioso premio nazionale assegnato di recente alla Sant'Orsola, riconosciuta come azienda che ha saputo distinguersi per puntualità e trasparenza con gli istituti di credito.

“L'aumento delle liquidazioni, dopo due anni di pesanti incrementi dei costi di produzione, consente ai soci di tornare ad investire in campagna - ha sottolineato Bertoldi - la cooperativa intende sostenere i nuovi impianti realizzati secondo il modello della serra trentina presentato nello scorso novembre per aumentare produzione e qualità. L'accordo raggiunto di recente con il gruppo Cassa Centrale Banca - ha aggiunto - mira proprio a sostenere tali investimenti.  Infatti, la cooperativa partecipa alla spesa per la copertura degli interessi bancari gravanti sui soci”.

La conoscenza brevettata, a difesa del patrimonio sociale.

La Sant'Orsola ha deciso di tutelare la propria conoscenza con due brevetti industriali riconosciuti a livello nazionale, i primi del genere in campo agricolo. Il primo riguarda la selezione dei piccoli frutti e si serve di algoritmi evoluti di intelligenza artificiale implementando ed allenando reti neuronali profonde. I frutti vengono fotografati per capirne i difetti, il grado di maturazione, il colore, il calibro ed altri parametri, eliminando così il rischio umano durante il processo di selezione.

L'altro riguarda l'impianto ed il processo per la conservazione della frutta in atmosfera controllata e refrigerata, in modo da garantire la salubrità dei frutti.

Il cambiamento per i tempi nuovi.

Tempi nuovi richiedono metodi nuovi e la volontà di cambiare. Ha argomentato a lungo in tema il direttore Matteo Bortolini. Muta velocemente il mercato, la domanda di piccoli frutti supera di molto l'offerta, dunque anche il socio e l'intera organizzazione della cooperativa devono cambiare di pari passo. ha sostenuto. tanto più che investire oggi nel settore conviene.

“È  necessario incrementare la produzione, dunque noi rispondiamo con progetti nuovi per estendere le superfici coltivate anche fuori casa - ha detto ai soci in assemblea - la nostra natura di produttori ci spinge a cercare relazioni esterne ai confini nazionali, andando oltre i rapporti già esistenti con Paesi del Centro e Sud America e del Nord Africa. Aumentare i volumi è comunque possibile anche in Italia. Ora produciamo lampone 12 mesi l’anno, anche la fragola va su 12 mesi, ma possiamo ancora migliorare. Se il futuro ci prospetta precarietà, noi abbiamo predisposto progetti in grado di farvi fronte in forza della nostra organizzazione, della conoscenza accumulata negli anni e della nostra reputazione”.

Novità.

Nel corso dell'assemblea, ai soci sono state illustrate alcune novità aziendali. Il rilancio della fragola per estendere il suo ciclo produttivo, con le prime fragole prodotte in Sicilia da gennaio scorso. L'allargamento della famiglia dei piccoli frutti a residuo zero con la mora, da pochi giorni in vendita, dopo il lampone ed il mirtillo Rz prodotti negli anni scorsi.

Una sintesi del lavoro compiuto per elaborare il primo bilancio di sostenibilità è stato presentato ai soci e verrà aggiornato in vista della obbligatorietà dello strumento. Contiene pure l'impianto fotovoltaico installato a partire dal 2019 e completato da poco. Copre una superficie di un ettaro ed è in grado di soddisfare il 33 per cento del fabbisogno energetico complessivo con una produzione green di 985.000 kWh/anno.

Il Rubus and Ribes Symposium, congresso internazionale che la Sant'Orsola ospiterà nel 2027, una settimana con oltre 200 ricercatori di tutto il mondo, dedicata al mondo del lampone, della mora

e del ribes. Nel medesimo anno sarà trasferito nel Villaggio dei Piccoli Frutti a Cirè di Pergine V. il Campo sperimentale operante da oltre 22 anni a Vigolo Vattaro.

Autore: Ufficio Stampa Sant'Orsola Mario Anelli