“Oltre le barriere”: un successo il seminario di Gsh sull’accessibilità
L’incontro, promosso dalla Cooperativa Sociale GSH, aveva l’obiettivo di sensibilizzare enti e istituzioni sul tema dello “smarrimento architettonico” e di promuovere una cultura dell’accessibilità diffusa e condivisa.
Ad aprire i lavori è stato Paolo Forno, moderatore del seminario, che ha guidato gli interventi assicurando un confronto dinamico e partecipato.
Il presidente di GSH, Michele Covi, ha avviato la mattinata introducendo il percorso che negli anni ha portato allo sviluppo di progetti mirati all’inclusione. Le educatrici Stefania Tomasi, responsabile del servizio Percorsi per l’inclusione – Centro socio educativo “Il Quadrifoglio”, e Ilaria Rosati, referente del progetto barriere della cooperativa, hanno ripercorso le tappe principali dell’iniziativa “Una valle accessibile a tutti”.
Tra gli esempi presentati: sopralluoghi con utenti e tecnici, mappature delle criticità, progetti di sensibilizzazione nelle scuole e collaborazioni strutturate con le amministrazioni. Un lavoro che dimostra come l’accessibilità non sia solo un intervento tecnico, ma un vero cambiamento culturale.
Le amministrazioni: esperienze e buone pratiche
Diversi sindaci e amministratori hanno condiviso azioni e risultati ottenuti nei propri territori.
La sindaca di Cles, Stella Menapace, insieme all’assessore Aldo Dalpiaz e al consigliere delegato alle barriere architettoniche Tahar Mhainina, ha illustrato il percorso intrapreso con GSH: dall’individuazione dei punti critici alla progettazione condivisa di soluzioni, fino alla realizzazione dell’aiuola inclusiva e al patto di collaborazione che ne è seguito.
L’assessore all’urbanistica del Comune di Predaia, Stefano Brida, ha presentato il PEBA – Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche fisiche, sensoriali e cognitive – evidenziando investimenti, priorità e l’affidamento del coordinamento a un tecnico specializzato.
La vice sindaca di Cavareno, Monika De Bertoldi, ha raccontato l’esperienza di un Comune che nel 2018 ha ricevuto il titolo di “Comune più virtuoso dell’anno” dell’Associazione Comuni Virtuosi, grazie a pratiche amministrative attente all’ambiente, alla socialità e all’accessibilità urbana.
Associazioni e territorio: una visione ampia dell’accessibilità
Particolarmente significativo l’intervento di Andrea Facchinelli dell’associazione AsTrID, che ha ampliato lo sguardo sull’accessibilità urbana, sottolineando come elementi considerati marginali — bagni, arredi, specchi, bidoncini — possano rappresentare ostacoli quotidiani. Una riflessione che invita a progettare gli spazi pensando da subito a tutte le persone.
Eleonora Nicolodi della cooperativa Handicrea ha portato invece l’attenzione sull’accessibilità museale, evidenziando l’importanza di luoghi di cultura realmente fruibili da tutti.
In chiusura, Francesca Clementel dell’APT Altopiano della Paganella e Lorenzo Paoli, presidente dell’APT Val di Non, hanno raccontato l’impegno del settore turistico verso esperienze sempre più inclusive. Tra i progetti citati, la realizzazione di attività outdoor accessibili, come l’esperienza in canoa in Val di Non.
Un impegno condiviso per un territorio accessibile
Il seminario si è concluso con una convinzione comune: rendere il territorio accessibile significa migliorarlo per l’intera comunità. Un impegno strategico, culturale e sociale che richiede collaborazione tra enti, tecnici, associazioni e cittadini.