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I Narrativi digitali si aggiudicano la decima edizione di “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”

Hanno vinto con il loro videogame di sensibilizzazione sulla salute mentale. Premiati anche Andrea Padovan, il progetto “Ruote Libere, il gioco da tavolo “Ciucioi” e il sommelier delle spremute Stefano Furlani.

Salute mentale, accessibilità, ma anche cultura, social e spremute. Dieci progetti finalisti si sono sfidati sul palco della sala inCooperazione sabato sera per la decima edizione del concorso “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, promosso dalla Provincia autonoma di Trento e da Fondazione Franco Demarchi. L’evento è stato molto partecipato, sia dal vivo che online, e come sempre è stata una scarica di emozioni.

Ragazze e ragazzi si sono alternati di fronte alla giuria e al pubblico raccontando le loro esperienze di cambiamento, di rinascita, di cittadinanza attiva e di coinvolgimento in modo autentico.

I premi della giuria, dal valore di 1.000 euro ciascuno da utilizzare per nuove iniziative, sono andati rispettivamente al primo posto al progetto di Narrativi Digitali di Simone e Cristiano Schiaffella con il loro videogame originale per la sensibilizzazione sulla salute mentale (vincitori anche della menzione speciale della Fondazione Antonio Megalizzi), al secondo posto è stato assegnato a Ruote Libere di Sara e Alessia Michielon, promotrici dell’accessibilità nella cultura e nel turismo e, al terzo posto, ad Andrea Padovan, che realizza progetti ad alto impatto sociale, usando la moda e l’uncinetto. Il premio del pubblico è stato vinto dal gruppo “Ciucioi” e dal loro gioco da tavolo che mette al centro la storia e la cultura di Lavis (TN), mentre il premio storytelling ha visto vincitore il sommelier delle spremute Stefano Furlani.

Una festa speciale quella di sabato 29 novembre a Trento per il decennale del concorso “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”: un’occasione per ritrovarsi tra concorrenti, giurati e tante persone che da anni si sono appassionati all’iniziativa e per conoscere le storie in concorso quest’anno. Tra la musica dal vivo del jazzista Daniele Patton, accompagnato da Giulio Ferraro e Matteo Padoin, le illustrazioni dal vivo del fumettista Marco Tabilio e le incursioni del dinosauro simbolo di Strike, i concorrenti si sono alternati sul palco per condividere la propria storia.

La serata si è aperta con i saluti istituzionali. Francesca Gennai, vicepresidente di Fondazione Franco Demarchi, presente insieme al presidente Paolo Decarli, ha sottolineato come “Troppo spesso nei discorsi istituzionali si parla di ricambio generazionale e poco si fa. Fondazione sostiene questo progetto perché va contro la retorica e rende il protagonismo ad una fascia d’età che molto spesso ha poco spazio per averlo”. Francesca Gnech, funzionaria dell’Ufficio politiche per i giovani e servizio civile - Dipartimento Istruzione e cultura ha portato i saluti dell’Assessore all’istruzione, cultura, giovani e pari opportunità Francesca Gerosa, e ha ricordato come “La forza di Strike sta, da un lato, nelle storie che è importante raccontare e ascoltare, soprattutto quando chi le racconta sono i giovani, e, dall’altro, nel cambiamento, personale e collettivo, che queste esperienze portano con loro, una generatività positiva che è ciò che auspichiamo per tutti noi”. Ilaria Rinaldi, presidente dei Giovani Cooperatori Trentini, componente della giuria di questa edizione ha portato i saluti della Federazione e ringraziato i partecipanti per le storie che hanno presentato, sottolineando come anche la Federazione sostenga convintamente il progetto e sia contenta di ospitarlo nei suoi spazi.  L’Assessore alla transizione ecologica e digitale del Comune di Trento Andreas Fernandez ha sottolineato l’origine del termine “cambiamento”, che significa “movimento curvo”: “un concetto che fa riferimento al saper variare traiettoria per innovare, ma anche al saper rimuovere gli ostacoli. Le nuove generazioni sono chiamate a fare questo”. 

Le storie si sono susseguite di fronte al pubblico e alla giuria, tra emozione, entusiasmo e coinvolgimento attivo dei presenti che sono intervenuti con tante domande e con il voto della storia preferita. I partecipanti di Strike vengono da Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e hanno al massimo 35 anni d’età. Il montepremi in palio, di 3.500 euro, servirà alla realizzazione di tante altre iniziative aperte al pubblico in un’ottica generativa.

I premi della giuria, da 1.000 euro ciascuno, hanno premiato. al primo posto, il progetto Narrativi Digitali che realizza videogame per la formazione e la divulgazione di valori. Il logo gioco “In constant delay” esplora i disturbi d’ansia riducendo lo stigma e aumentando il livello di empatia su questi temi. Il progetto Ruote Libere si è guadagnato il secondo posto. Di fronte alle difficoltà incontrate, le sorelle Michielon hanno deciso di mettersi in gioco e aiutare le persone con disabilità, promuovendo viaggi e luoghi accessibili attraverso la loro piattaforma e intervenendo, come relatrici e docenti, in corsi e convegni. Terzo classificato è Andrea Padovan, progettista nell’ambito della moda, che ha realizzato diversi progetti con i bambini, i ragazzi a rischio dispersione scolastica e gli anziani con attività legate al cucito, alla moda e all’uncinetto. Il premio del pubblico, da 500 euro, è stato vinto dal team “Ciucioi” che, prendendo il nome dal noto giardino di Lavis, ha ideato un gioco da tavolo originale, che mette al centro la cultura e la storia della loro città.

La simpatia e l’originalità di Stefano Furlani hanno portato alla conquista del premio Storytelling, assegnato dai formatori Gianluca Taraborelli e Maria Vittoria Barrella, che hanno seguito i finalisti nella preparazione alla finale. Con la sua pagina “Una spremuta grazie”, Furlani ha recensito le spremute di moltissime stazioni d’Italia con grande seguito di follower.

In occasione del decennale la Fondazione Franco Demarchi ha ufficialmente presentato anche il nuovo podcast “Strikers. Ogni errore è una storia” dedicato ad alcune storie significative presentate in questi anni di concorso e pubblicato sulle principali piattaforme di podcastig.

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“Strike! Storie di giovani che cambiano le cose” è un progetto della Provincia autonoma di Trento e Fondazione Franco Demarchi, realizzato da Mercurio Società Cooperativa Impresa Sociale, in collaborazione con Cooperativa Sociale Smart, Fondazione Antonio Megalizzi, Cooperazione Trentina e CSV Trentino, con il sostegno di Banca per il Trentino Alto Adige, Vector Società Benefit e Favini e con la partecipazione di Loison Pasticceri dal 1938, Alessandro Garofalo, Melinda e Joydis.

Autore: Cooperativa Mercurio