24 ottobre 2023
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Coop La Coccinella in crescita, dai nidi amplia i propri servizi alla fascia da 0 a 18 anni

I dati diffusi dalle presidente Francesca Gennai e dal direttore Mattia Garibaldi durante l’incontro con i dipendenti, più di 300 professionisti/e del mondo educativo, sabato al Pala Rotari di Mezzocorona.

Garibaldi: “negli ultimi 5 anni, nonostante le crisi pandemica ed economia, la crescita della cooperativa è stata costante da tutti punti di vista: il valore della produzione che ha superato i 9 milioni di euro; la tipologia dei servizi e loro diffusione sul territorio, con un aumento del 15% dei posti di lavoro creati.”

L’indagine sul personale: soddisfatti e motivati. Resta il nodo della retribuzione.

La presidente Gennai: “nata più di 25 anni fa come cooperativa per la prima infanzia, La Coccinella è diventata una vera e propria costellazione, punto di riferimento in Trentino per i servizi educativi 0 – 18.”

Nata come organizzazione dei servizi alla prima infanzia oggi, la cooperativa Coccinella gestisce, oltre a 25 nidi, servizi e progetti di educativa scolastica, centri socio-educativi territoriali e dopo scuola, attività estive, supporto alla genitorialità, servizi di welfare territoriale e culturale. Offre inoltre formazione per educatori e docenti sia in Trentino che in molte altre parti di Italia.
I dipendenti (anzi, le dipendenti, per sono in grandissima parte donne), si sono ritrovati in un incontro al Palarotari dopo quattro anni di assenza causa emergenza Covid. Occasione per rendere noti alcuni dati significativi sull’attività
Silvana Buono, responsabile dell’area pedagogica educativa della cooperativa, insieme al gruppo di coordinamento, ha presento gli ambiti in cui è impegnata la cooperativa cresciuti notevolmente nell’ultimo decennio.
“Abbiamo – ha sottolineato Buono - sostanzialmente e fattivamente abbracciato la dimensione dei servizi 0 – 18 muovendo da una visione dell’educazione come processo che accompagna le persone a orientarsi nel mondo che abitano e a co-costruire la propria identità in contesti e ambienti che ne favoriscono lo sviluppo e la crescita attraverso la relazione.”
La crescita per tipologia e diffusione sul territorio dei servizi si accompagna con un aumento del valore della produzione che ha abbondantemente superato i 9 milioni di euro, con una redistribuzione della ricchezza prodotta soprattutto sul personale (+ del 90%), come testimonia una voce su tutte: l’investimento in formazione pari a 1,7% del fatturato con più di 8000 ore dedicate.
Le dipendenti: soddisfatte per il lavoro, meno per la retribuzione
Sono prevalentemente donne, con un’età media di 36 anni; una persona su tre lavora nell’organizzazione da più di 10 anni. Questa la fotografia del personale della cooperativa la Coccinella, più di 300 persone, che sabato scorso si sono incontrate al Pala Rotari di Mezzocorona.
Educatrici ed educatori, pedagogiste e pedagogisti, atelieriste, personale di cucina e ausiliario, che da un’indagine realizzata nei mesi scorsi, risultano molto soddisfatti del proprio lavoro, tanto che il 45% di coloro che hanno risposto al questionario ha dichiarato di aver ricevuto offerte per posizioni lavorative migliorative rispetto a quella attuale, ma ha deciso di rimanere in cooperativa.
Se i giudizi sono ottimi per l'ambiente fisico di lavoro, il rapporto con i colleghi e con i superiori, l'autonomia e l'indipendenza e la sicurezza del posto di lavoro, rimane un’insoddisfazione per il livello retributivo.
Il direttore Mattia Garibaldi: “la cooperativa si è impegnata negli ultimi anni - insieme ad altri attori come le organizzazioni di rappresentanza, i sindacati, e gli enti pubblici - affinché le condizioni retributive migliorino. Abbiamo già ottenuto alcuni risultati e a breve dovremmo averne altri legati al rinnovo contrattuale. Rimane comunque molto strada da fare perché il lavoro educativo, fondamentale per la coesione sociale e la crescita delle comunità, sia riconosciuto socialmente e maggiormente valorizzato dalle politiche pubbliche.”
Quattro direzioni per il futuro
La presidente Francesca Gennai ha concluso l’incontro tracciando le direzioni per il futuro:
1) Territori e sistema: “la pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo, ma anche che nessuno cresce da solo. Abbiamo quindi necessità di fare essere parte di reti nazionali e sistemi territoriali costruendo alleanze”;
2) Non solo nidi: “il PNRR ha investito molte risorse nella creazione di nuovi posti nido (+608 nei prossimi anni in Trentino) che è una buona cosa solo se poi questi posti non solo non sono vuoti, ma anche se non c’è il vuoto intorno, prima e dopo. In altri termini occorre un investimento sull’educazione in senso ampio come elemento centrale per la crescita di comunità capaci di prendersi cura di sé, dell’altro e del mondo”;
3) La trans-professionalità: lavorare in una prospettiva trans-professionale implica il superamento della logica per uffici e dipartimenti e la capacità di uscire, come professionisti e come organizzazione, dalle zone comfort per rispondere ai bisogni che mutano delle persone e delle comunità.”
“Ogni nostro nido, centro e progetto educativo – ha concluso Gennai - è un prezioso punto luce, oggi però dobbiamo diventare una costellazione ed essere sempre più un punto di riferimento educativo. È una prospettiva organizzativa, ma soprattutto politica: è nostra responsabilità nell’agire quotidiano, nelle parole e nelle azioni che compiamo con le famiglie e i territori, riaffermare il valore e la centralità dell’educazione”.
Autore: Cooperativa La Coccinella
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