04 dicembre 2025
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Vivallis: l’assemblea ha approvato il bilancio con voto unanime

Il Teatro di Volano ha ospitato l’appuntamento annuale dedicato alla presentazione del bilancio di esercizio approvato con voto unanime dalla base sociale. “Nonostante il calo record  del conferimento dovuto ad una fertilità delle gemme molto bassa e  un quadro meteo problematico, in modo particolare per le gelate primaverili – è stato osservato dai vertici - la Cantina è riuscita a garantire ai viticoltori soci una remunerazione in linea con l’annata precedente. Il motivo di preoccupazione appartiene al futuro incerto segnato da dazi, calo dei consumi e riduzione del potere di acquisto”.

Assemblea

Il voto favorevole espresso dai soci a fine assemblea è stato convinto e unanime a dimostrazione dei dati positivi contenuti nel bilancio dello scorso esercizio di Cantina Vivallis che, ieri sera a Volano, ha chiamato a raccolta i viticoltori soci: 292 i presenti su una base che, complessivamente, conta 727 soci.

“L’annata viticola 2024 è stata, sia in Italia e sia in Europa, caratterizzata da una vendemmia da considerare tra quelle con la produzione più bassa- è stato osservato dal presidente Mauro Baldessari e dal direttore Marco Iachemet - In Vivallis, il confronto con la vendemmia 2023, evidenzia un calo del conferimento pari a circa  10.000 quintali, cioè del 9,09% (si passa da 111.753 quintali del 2023 a 101.589 quintali del 2024). Questo è dovuto essenzialmente alla bassa fertilità delle gemme e alle gelate primaverili che hanno interessato, a macchia di leopardo, molti ettari di superficie oggetto di conferimento alla nostra cantina. Se i dati vengono rapportati all’ultima vendemmia con conferimento normale, la vendemmia 2022, è evidente, a parità di superficie oggetto di conferimento, un calo significativo della produzione. Si passa infatti da 130.242 quintali della vendemmia 2022 ai 101.589 della vendemmia 2024. Il calo è tutt’altro che irrilevante ed è pari a 28.653 quintali”.

Dal punto di vista qualitativo l’annata 2024 è stata buona con punte ottimali, nonostante il maltempo nel periodo della vendemmia abbia condizionato gli aspetti di organizzazione della stessa, impegnando notevolmente l’intero staff tecnico enologico di Cantina Vivallis.

“Il notevole calo di produzione ha provocato un conseguente e comprensibile calo dei ricavi – è stato precisato - Sono passati da 20 milioni 298 mila euro a 19 milioni 320 mila euro, con una diminuzione percentuale del 4,9%. Nonostante il calo che ha influito sull’incidenza dei costi fissi, Vivallis è riuscita a liquidare un prezzo medio di 126 euro a quintale, in linea con quanto erogato nell’esercizio precedente. Ai soci sono stati distribuiti 12 milioni 871 mila euro contro i 13 milioni 857 mila 601 euro dello scorso esercizio”.

L’utile di esercizio è stato superiore a 219 mila euro. Accantonato a riserva, renderà ancora più solida l’azienda che, con oltre 13 milioni 289 mila  euro di patrimonio netto (dopo oltre 27 milioni di euro di investimenti realizzati negli ultimi quindici anni) “contribuiranno – è stato precisato - a proteggere le redditività dei soci e a dare sicurezza della continuità aziendale”.

Meritevole di essere evidenziata la collaborazione con il consorzio Cavit che ha permesso di mantenere le liquidazioni dei vini e delle uve su livelli di comunque di notevole interesse.

“Sul versante della commercializzazione, il mercato ha registrato una relativa facilità di collocazione dei vini bianchi, in particolare Sauvignon, Moscato Giallo e Traminer – è stato  aggiunto nel corso dell’assemblea - La varietà Pinot Grigio ha dimostrato stabilità, mentre lo Chardonnay, in un’annata di produzione quantitativamente scarsa, si è giovato del particolare momento di favore della spumantistica Trentina.  Interesse anche per le produzioni di Pinot Nero. Al 31 luglio 2025 non era giacente vino invenduto”.

Si conferma molto positivo l’andamento del punto vendita aziendale e della sala annessa: il punto di pareggio dell’investimento è stato raggiunto prima del previsto e si conferma l’importanza di questo reparto.

Nel corso dell’esercizio è stata realizzata un’importante implementazione dell’impianto di depurazione che dimostra concretamente la sensibilità ambientale della cooperativa e si è proseguito l’iter per l’ottenimento di certificazioni significative per chi opera nel mondo della vite e del vino (SQNPI, BRC).

Nel periodo che va dalla data di chiusura del bilancio (1° agosto 2025) a oggi è stata incantinata la vendemmia 2025 che ha portato un conferimento di 114.714 quintali di uve (85.912 a bacca bianca e 28.802 quintali a bacca rossa).

Qualche motivo si preoccupazione per il futuro è stato espresso: “incertezza economica che genera inflazione e perdita del potere d’acquisto, calo dei consumi, problematica dei dazi Usa e tensioni internazionali non consentono ottimismo – è stato detto - Sicuramente però Vivallis, come il Consorzio Cavit, ha i fondamentali in regola per sopportare le “prossime tempeste”: sarà necessaria molta pazienza e sangue freddo per gestire il prossimo periodo di crisi, ma sarà necessaria anche una grossa riflessione di sistema per ridurre l’entità dei costi fissi”.

Gli eletti

L’assemblea ha rinnovato la fiducia al consigliere Andrea Battisti per la zona di  Besenello/Calliano/Volano, ai consiglieri Andrea Tonolli e Luca Pizzini per la zona a Isera/Nogaredo (e tutti i comuni a ovest di Isera). La zona di Nomi/Villa Lagarina/Pomarolo ha espresso un nuovo e giovane consigliere, Emanuele Boratti.

Invece il consigliere Michele Delaiti, dopo anni di impegno nella società, ha deciso di non ricandidare. A lui è andato il ringraziamento del presidente Mauro Baldessari e dei soci per la fattiva collaborazione che lo hanno visto attivo nei tanti anni duranti i quali ha contribuito a scelte importanti e delicate per la vita della cantina cooperativa con sede a Nogaredo.

Autore: Vivallis - Ufficio Stampa Cooperazione Trentina
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