La Federazione invita i caseifici alla responsabilità e alla coesione
La Federazione Trentina della Cooperazione esprime disappunto per la decisione del Caseificio Sociale di Fondo e del Caseificio di Rumo di uscire dal Consorzio CONCAST, ritenendo la scelta prematura rispetto al percorso già avviato di analisi e miglioramento del sistema caseario. La Federazione sottolinea l’importanza della coesione tra i caseifici e il valore di un confronto basato su dati e analisi oggettive, il cui esito sarà presentato ai soci nelle prossime settimane.
![](/media/jyrht2ob/sede-federazione-trentina-della-cooperazione.jpg?anchor=center&mode=crop&quality=70&width=1400&height=750&rnd=133554355743030000)
Si apprende dalla stampa la notizia della decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione del Caseificio Sociale di Fondo circa la volontà di recesso dal Consorzio CONCAST. Questa decisione fa seguito a quanto già deliberato dal Caseificio di Rumo ed ancor prima dalla Latte Trento.
Se a quest’ultima va riconosciuta coerenza nella propria scelta, motivata dalla percezione di un Consorzio ritenuto non in grado di fornire risposte concrete alle sollecitazioni avanzate dalla cooperativa, Fondo e Rumo hanno adottato una posizione meno comprensibile. Entrambi, infatti, erano pienamente consapevoli del progetto di analisi del settore avviato dalla Federazione Trentina della Cooperazione, i cui risultati avrebbero dovuto rappresentare la base di valutazione per qualunque decisione – sempre pienamente legittima, si intende – sull’eventuale uscita da CONCAST.
I rappresentanti di Rumo e di Fondo, nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio del 12 agosto scorso, hanno votato a favore dell’iniziativa promossa dalla Federazione Trentina della Cooperazione, concordata con i competenti Assessorati provinciali e sviluppata in collaborazione con la società di consulenza Gabrielli & Partners. L’obiettivo dell’iniziativa è di sfrondare la discussione da inutili e pericolosi personalismi, affrontare con chiarezza le criticità che da anni caratterizzano il sistema e, infine, definire un coraggioso piano strategico – a cui seguirà un piano industriale - capace di rilanciare un settore fondamentale per il Trentino.
“Tutti i soci del Consorzio – dichiara Roberto Simoni, presidente della Federazione - hanno deciso insieme di avviare un percorso di analisi e miglioramento, consapevoli delle difficoltà esistenti. L’obiettivo è affrontare le criticità e individuare soluzioni concrete per rafforzare la filiera. Disdire la partecipazione al Consorzio prima di avere in mano i risultati di questo percorso è un atto affrettato e poco costruttivo. Registrare come non si sia voluto attendere gli esiti dello studio prima di prendere decisioni così rilevanti dispiace e solleva perplessità sulle ragioni di questa accelerazione; al contempo rafforza la determinazione nel portare all’attenzione dei Consigli di Amministrazione interessati i risultati della nostra analisi nel pieno rispetto delle tempistiche a suo tempo promesse”.
Il percorso avviato con Gabrielli & Partners
Un lavoro articolato, complesso, che ha permesso di:
- indagare a fondo l'oggi e di ipotizzare un possibile domani dell’allevamento trentino, in particolare bovino ma non solo, con un’indagine quali-quantitativa su 610 stalle, condotta in collaborazione con la Federazione Provinciale Allevatori;
- intervistare consiglieri, persone considerate chiave in CONCAST e nei Caseifici, coinvolgere stakeholder di riferimento;
- analizzare i trend di consumo retail e del turismo enogastronomico;
- segmentare le vendite per mix prodotto e cliente;
- definire un benchmark economico finanziario mediante l'analisi dei competitor;
- esplorare il mercato potenziale provinciale per consumi retail e turistici;
- considerare i correlati aspetti organizzativi e di bilancio;
- proporre infine uno scenario al quale guardare per ritrovare unità all'interno del mondo lattiero caseario cooperativo.
Già nella giornata di domani verrà richiesta la disponibilità di CONCAST e Latte Trento ad incontrare la Federazione per la presentazione dello studio, che siamo certi offrirà spunti di riflessione importanti; analoga opportunità verrà proposta ai Caseifici di Rumo e Fondo così come a tutti i soci del Consorzio, nella ferma e piena convinzione che solo un forte e credibile progetto unitario potrà offrire adeguate prospettive di redditività a favore degli allevatori, veri e unici destinatari finali di ogni decisione che verrà assunta.
Autore: Alessandro Girardi
Risorse correlate
Scarica le immagini ad alta risoluzione
sede-federazione-trentina-della-cooperazione.jpg