Ebicre: al via la nuova fase
La Sala inCooperazione di Trento ha ospitato l’assemblea annuale dell’ente bilaterale del credito cooperativo. Occasione per fare il bilancio di quanto concretizzato fino a oggi con lo sguardo orientato al domani e alle tre direttrici che ne caratterizzeranno l’attività futura.

Formazione, benessere lavorativo e cultura identitaria con particolare attenzione alle giovani generazioni.
Tre temi destinati a caratterizzare il domani di Ebicre, ente bilaterale del credito cooperativo che, a metà aprile alla sala inCooperazione di via Segantini a Trento, ha tenuto l’assemblea annuale.
Appuntamento dalla valenza duplice: presentare alle delegate e ai delegati i risultati di un anno di attività e anticipare alcune delle iniziative programmate. “Dopo aver accompagnato al pensionamento circa trecentocinquanta collaboratrici e collaboratori del credito cooperativo trentino attraverso l’istituto del Focc e aver consentito l’assunzione di duecentoundici giovani, l’Ente bilaterale nel momento presente si trova a rivedere gli strumenti a sostegno dell’occupazione” ha osservato Italo Stenico, presidente di Ebicre e rappresentante della parte datoriale, affiancato da Domenico Mazzucchi, vicepresidente e rappresentante delle lavoratrici e dei lavoratori.
I ventiquattro delegati si sono confrontati in modo costruttivo e altrettanto sereno sul futuro dell’Ente, alla luce del mutato contesto in cui le Casse Rurali Trentine operano e della piena autonomia di Ebicre riconosciuta a livello nazionale per valenza e risultati.
Ora l’attenzione è orientata a Ebicre 2.0. “Gli strumenti che – ha aggiunto Stenico - porteranno alla definizione della nuova struttura e della nuova mission sono orientate a individuare nuove competenze del personale, necessarie per affrontare le nuove sfide, proporre nuovi percorsi formativi idonei a colmare il divario di competenze, istituire una banca dati delle professionalità per favorire e incentivare la crescita professionale, introdurre un sostegno al passaggio delle competenze fra generazioni, in particolare, affiancando ai prepensionamenti la staffetta generazionale, più idonea allo scopo”.
Altrettanto fondamentale sarà riattivare i finanziamenti a favore delle aziende che assumono giovani collaboratrici e collaboratori con contratti stabili, favorendo una cultura attenta alle diversità, creare una banca dati dei lavoratori precari già alle dipendenze del credito cooperativo e dei giovani in cerca di prima occupazione nelle Casse Rurali. Per attrarre le nuove generazioni si pensa all’attivazione di strumenti di fidelizzazione del personale: investimento nella formazione manageriale, nel benessere lavorativo e organizzativo, nel welfare, nella conciliazione lavoro famiglia e nella valorizzazione delle diversità.
In questo quadro, l’iniziativa “Inascoolto” – giunta alla terza edizione e in calendario il prossimo settembre – si conferma uno strumento prezioso per favorire analisi, studio e dibattiti interni sul futuro del settore.
L’ente bilaterale intende mantenere un ruolo cruciale nel processo di trasformazione delle Casse Rurali Trentine, continuando a supportare e guidare questo cambiamento nei prossimi anni.
La parte conclusiva dell’appuntamento assembleare è stata dedicata a un ringraziamento e a un benvenuto. Il grazie è stato indirizzato a Luigi Bassetti da sempre riferimento per la segreteria dell’ente, “ruolo svolto con professionalità e dedizione in tutti questi anni” hanno precisato i vertici. Competenze e incarico oggi affidate a Nicole Comai.