04 dicembre 2025
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“Donne con la valigia”: un viaggio nella memoria che parla al presente

Una serata dedicata alle storie delle giovani partite dal Primiero negli anni ’50, per riscoprire il ruolo nascosto delle donne nell’emigrazione e riflettere sulle nuove partenze che attraversano il Trentino di oggi.

Un pubblico numeroso e attento ha partecipato ieri sera, nel foyer della Sala inCooperazione di Trento, alla presentazione del libro ‘Donne con la valigia – Primiero, storie di emigrazione femminile durante gli anni ’50’, un volume che restituisce voce e dignità a un fenomeno spesso narrato soltanto al maschile. L’iniziativa, promossa dalle Donne in Cooperazione e dalla Commissione Pari Opportunità, ha trasformato un semplice appuntamento culturale in un momento di riflessione collettiva sulla storia e sull’attualità dell’emigrazione femminile.

Una storia fatta di partenze difficili, ma anche di desiderio, coraggio e ricerca di autonomia. Come ha ricordato Marilena Guerra, presidente della Commissione Pari Opportunità, «questo libro dà valore a un pezzo di storia rimasto nascosto: quello delle donne, il cui contributo è stato fondamentale ma per troppo tempo silenzioso».

Trenta testimonianze che raccontano una generazione

Il libro raccoglie trenta voci autentiche: dalla più anziana, partita prima del 1924, alla più giovane, emigrata nel 1949 a soli dieci anni dopo la perdita della madre. Storie che rievocano l’economia poverissima delle valli del Primiero, del Vanoi e del Mis, dove la sopravvivenza dipendeva dall’agricoltura di montagna, dall’allevamento e dall’aiuto reciproco della comunità.

Negli anni ’30-’50, mentre il turismo iniziava a collegare quei territori al resto del Paese, molte ragazze partirono per lavorare come domestiche o bambinaie nelle città italiane e talvolta all’estero. Partivano per necessità, certo, ma non solo: «Dicevano: “vado a servir”, ma qualche volta la molla era il desiderio di capire, di scoprire», ha ricordato Delia Scalet, coautrice insieme ad Angelo Longo.

Uno sguardo sul presente

Il presidente delle Acli trentine, Walter Nicoletti, ha sottolineato come queste storie offrano «una lente per leggere con più lucidità la realtà che viviamo oggi». Perché, come ha ricordato Eleonora Da Ronco, presidente delle Donne in Cooperazione, «l’emigrazione femminile non appartiene soltanto al passato: ancora oggi tanti giovani e tante donne lasciano il Trentino. È un fenomeno che continua a interrogarci».

Le pagine del libro mostrano infatti che, pur in epoche diverse, le motivazioni non sono poi così lontane: la ricerca di opportunità, di dignità, di riconoscimento. Il bisogno di emanciparsi da logiche familiari patriarcali e da ruoli prestabiliti, ancora troppo presenti nella società attuale.

Accanto alle storie del passato, l’incontro ha dato spazio anche alle esperienze migratorie contemporanee. Dolores Del Carmen Monreal, originaria del Messico e oggi socia delle Donne in Cooperazione, ha portato una testimonianza intensa su cosa significhi “fare la valigia” oggi: un gesto che continua a mescolare dolore, speranza e desiderio di futuro.

Vent’anni di Donne in Cooperazione, un impegno che continua

La presentazione si inserisce nel ventennale dell’Associazione Donne in Cooperazione, che in questi anni ha costruito un percorso solido per promuovere pari opportunità, formazione e leadership femminile all’interno del movimento cooperativo.

Il libro — nato da un progetto delle Acli del Primiero, arricchito da nuove testimonianze nella seconda edizione del 2025 e sostenuto da numerose realtà istituzionali — diventa così uno strumento prezioso per proseguire questo cammino: un esercizio di memoria che nutre l’impegno presente e invita a guardare avanti con consapevolezza.

La serata si è conclusa con un brindisi offerto dalla Cantina Sociale di Trento, nel segno della comunità e della condivisione: proprio lo spirito che animava le donne con la valigia e che oggi continua a muovere le donne che costruiscono cooperazione.

Autore: Ufficio stampa