Cooperazione Trentina a sostegno del popolo palestinese

Il consiglio di amministrazione della Federazione Trentina della Cooperazione ha approvato all’unanimità un documento di forte condanna delle azioni di sterminio perpetrate dal governo israeliano nei confronti della popolazione palestinese e, con la stessa fermezza, delle azioni terroristiche di Hamas.
La presa di posizione si fonda su principi saldi e condivisi, che si inseriscono all’interno dei 130 anni di storia della Federazione Trentina della Cooperazione. Una tappa di vita importante per molte donne, uomini, famiglie e organizzazioni trentine che da diverse generazioni credono in modo profondo nei principi e nei valori alla base della cooperazione.
La tutela dei diritti umani è sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e da numerose convenzioni internazionali ratificate dall’Italia, tra cui quella delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La Costituzione italiana, all’articolo 11, afferma il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. La Carta dei Valori della Cooperazione Trentina, a pagina 15, riconosce la Pace come valore fondante, affermando che essa “non equivale semplicemente all’assenza di guerre. Non c’è pace senza giustizia né senza uno sviluppo equo e rispettoso della dignità della persona e dei popoli”. Nel contesto trentino, il senso di comunità è profondamente radicato e la difesa dei diritti e della dignità di ogni persona è da sempre una priorità condivisa, sostenuta da un impegno concreto della cooperazione e della solidarietà, promossi attraverso molteplici iniziative sul territorio.
L’appello quindi alla comunità di cooperatrici e cooperatori:
- il crescente rischio di normalizzazione, di atteggiamenti indifferenti di fronte alla sofferenza umana impone un chiaro posizionamento etico, di cui ci facciamo portavoce come rappresentanti della cooperazione e della comunità;
- la nostra storia, i nostri valori, la nostra coscienza e Costituzione ci portano a essere coinvolti come cooperatrici e cooperatori in questa tragedia e a mobilitarci;
- è compito anche della Cooperazione promuovere una cultura della pace, della solidarietà e della giustizia;
- è nostro impegno di cooperatrici e cooperatori condannare le ingiustizie e ogni forma di disumanità da qualunque parte provenga, riaffermando il diritto di ogni popolo alla vita, alla dignità e alla sicurezza.
Il documento approvato oggi dal consiglio di amministrazione impegna la Federazione a:
- sollecitare governo nazionale e comunità internazionale a operare per l’immediato cessate il fuoco;
- chiedere il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani;
- esigere il ritorno degli ostaggi israeliani e garantire accesso umanitario alla popolazione civile;
- promuovere in Trentino iniziative di sensibilizzazione, formazione e cultura della pace;
- collaborare all’organizzazione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese.
“In un contesto segnato da violenza e sofferenza, - ha dichiarato il presidente della Federazione Roberto Simoni - lanciare segnali chiari di pace è un dovere morale. La nostra voce, unita a quella di tante altre realtà, deve contribuire a fermare questa guerra al più presto. Come cooperatori crediamo che la pace sia l’unica via per tutelare la dignità umana e garantire un futuro ai popoli coinvolti. La neutralità di fronte all’ingiustizia non è un’opzione: la cooperazione deve essere motore di solidarietà e giustizia”.
Il documento (scaricabile qui) è stato trasmesso al Presidente della Provincia autonoma di Trento, al Presidente del Consiglio dei Ministri, all’Ambasciatore di Israele e al Rappresentante dell’Autorità Palestinese a Roma, invitando tutte le cooperative, i soci e le socie ad aderire a questo impegno per la pace.