03 settembre 2020
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Vola nella scuola tra le più remote al mondo la Lessinia d’Oro il massimo riconoscimento del Film Festival della Lessinia

Per il lungometraggio L’Apprendistato (Italia 2019), il regista romano Davide Maldi ha ricevuto il Premio della Cassa Rurale Vallagarina, assegnato al miglior film sulle Alpi.

Per il lungometraggio L’Apprendistato (Italia 2019), il regista romano Davide Maldi ha ricevuto il Premio della Cassa Rurale Vallagarina, assegnato al miglior film sulle Alpi.

Vola nella scuola tra le più remote al mondo, in un piccolo villaggio sull’Himalaya, la Lessinia d’Oro. A conquistare il massimo riconoscimento del Film Festival della Lessinia come migliore lungometraggio è stato il film Lunana: a yak in the classroom / Lunana: uno yak in classe (Bhutan 2019), presentato a Bosco Chiesanuova (Verona) in anteprima italiana.

Il giovane regista e fotografo bhutanese Pawo Choyning Dorji, al suo esordio nel lungometraggio di fiction, ha raccolto non solo il consenso del pubblico – presente in sala al Teatro Vittoria e online – della rassegna cinematografica internazionale, ma anche le preferenze della Giuria Microcosmo del carcere di Verona e la menzione speciale Log to Green.

Ugyen, giovane maestro alle prime armi trascura i doveri dell’insegnamento e fantastica su una carriera da cantante lontano dal Bhutan, magari in Australia. I suoi superiori lo spediscono a terminare il servizio a Lunana, nella più remota scuola del mondo. Il piccolo villaggio sull’Himalaya si raggiunge dopo otto giorni di cammino; là non arrivano elettricità o connessione internet. La scuola non possiede né libri né lavagna, soltanto un placido yak che bruca nel cortile. Quello che pare un incubo da cui fuggire, si rivela una profonda lezione di vita e sguardo. Girando nelle location reali, potendo contare su batterie solari e una troupe ristretta, il regista ha tratto dalla forza spirituale dell’intero villaggio il racconto di una ricerca della felicità e di senso di appartenenza dal valore universale.

Sempre per voto popolare in presenza al Teatro Vittoria e nella sala virtuale, il migliore cortometraggio in programma alla ventiseiesima edizione del festival dedicato a vita, storia e tradizioni nelle terre alte del mondo è risultato Asho (Iran 2019). Il documentario di Jafar Najafi, fotografo e ricercatore iraniano, è stato premiato con la Lessinia d’Argento. Il regista ha raccontato la quotidianità del giovanissimo pastore Asho i cui giorni in Iran trascorrono tra la cura del gregge di capre della famiglia, la divorante passione per il cinema, il sogno di diventare attore.

Tra i riconoscimenti speciali, il Premio del Curatorium Cimbricum Veronense alla memoria di Piero Piazzola e Mario Pigozzi al miglior film di un regista giovane è stato attribuito a Kanants gyughe / Villaggio di donne (Armenia, Francia 2019) di Tamara Stepanyan. La telecamera della regista e sceneggiatrice armena, formatasi in regia cinematografica in Libano, ha seguito le vicende delle donne del villaggio di Lichk, sui monti dell’Armenia. Qui, nove mesi l’anno, padri e mariti lasciano la famiglia e partono per la Russia in cerca di lavoro; non torneranno prima dell’inverno mentre le mogli coltivano la terra, allevano il bestiame e crescono i figli.

Per il lungometraggio L’Apprendistato (Italia 2019), il regista romano Davide Maldi ha ricevuto il Premio della Cassa Rurale Vallagarina, assegnato al miglior film sulle Alpi. Straordinario giovane protagonista è il quattordicenne Luca, le cui mani sono già segnate dalla vita di montagna fatta di natura, aria aperta, cura per le bestie, mungitura, passione per la caccia. Sembra muoversi placido eppure felice nel suo ambiente, fino a quando la famiglia non lo convince a iscriversi a una scuola alberghiera tanto rinomata quanto severa.

Il Log to Green Movie Award per il miglior film sostenibile è andato al documentario del fotografo e filmmaker freelance originario di Salonicco, Panos Arvanitakis, autore di Apolithomata / Fossili (Grecia 2019). I campi lunghi del documentarista si soffermano sulla terra d’Eordea che, milioni di anni fa, la ospitava una costellazione di laghi incoronati da fitta vegetazione. Oggi la vita preistorica è mutata in carbone, estratto da imponenti scavatrici; la vasta area si è trasformata in grigio deserto, velato da scura nebbia, dove la voce di macchinari, centrali, miniere che non cessano mai di frantumare la roccia disegnano nuove morfologie, aliene a quelle terrestri.

Il Premio dei bambini è stato conquistato da La cerise sul le gâteau / La ciliegina sulla torta (Belgio, Francia 2019) di Frits Standaert. Animazione di un principe timido che preferisce abbuffarsi anziché far la corte alle principesse. Ma i dolori di stomaco, che non gli danno pace e passeranno solo bevendo l’acqua di una fonte miracolosa, che dovrà raggiungere a piedi, da solo: strada che lo condurrà all’amore.

Patrocini e sponsor

Sono prestigiosi i patrocini che il Film Festival della Lessinia può vantare per questa edizione. Alla riconferma per il secondo anno dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo si aggiunge il nuovo Patrocinio del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per il numero dei Paesi invitati e selezionati al Concorso; inoltre il rinnovo di quello del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che certifica l’impegno green della rassegna.

Sostenitori del Festival sono il Ministero per i beni e le attività culturali insieme a Comune di Bosco Chiesanuova, Comunità Montana della Lessinia e Parco della Lessinia, Regione Veneto.

Si confermano main sponsor la Cassa Rurale Vallagarina e il Gruppo Fimauto. Patrocinano la rassegna la Fondazione Cariverona, l’Università degli Studi di Verona e il WWF Italia. Lo sostengono la Provincia di Verona, la Chiesa Valdese, il Curatorium Cimbricum Veronense, il Goethe Zentrum Verona nonché l’associazione Amici del Festival.

Film Festival della Lessinia

È in Italia l’unico concorso cinematografico internazionale esclusivamente dedicato a cortometraggi, documentari, lungometraggi, film d’animazione su vita, storia e tradizioni in montagna.

Nasce nel 1995, su iniziativa dell’associazione Curatorium Cimbricum Veronense, come rassegna videografica dedicata alle terre alte veronesi; nel tempo ha allargato l’interesse al mondo, escludendo per regolamento le opere dedicate a sport e alpinismo. Tenutosi 1995 a Bosco Chiesanuova e nel 1996 a Erbezzo, è stato ospitato dal 1997 al 2006 dal paese di Cerro Veronese, dove si è affermato come concorso cinematografico prima nazionale e poi internazionale. Dal 2007 la sede ufficiale è Bosco Chiesanuova, dove presso il Teatro Vittoria si svolgono le giornate di proiezione tra la penultima e l’ultima settimana di agosto.

Dal 1997 il Festival è guidato dal direttore artistico Alessandro Anderloni.

Fonte: Film Festival della Lessinia

Autore: Redazione