Storie di innovazione d’impresa e coesione sociale protagoniste sul palco della Cooperazione trentina

Sala gremita per la prima edizione del convegno ‘inAscoolto’, dedicato all’imprenditività collettiva organizzato dall’ente bilaterale del credito Ebicre. Numerose testimonianze provenienti da dentro e fuori il nostro territorio, con l’obiettivo di riflettere su come il credito cooperativo possa continuare ad essere un importante motore dell’economia e delle comunità trentine. 

Il minimo comune denominatore delle venti testimonianze di buone prassi che si sono alternate oggi sul palco della sala inCooperazione è quello della capacità di cogliere i segnali di cambiamento nella società e nell’ambiente e saperli trasformare in opportunità. Di convertire, cioè, le criticità in risorse.  

Il contesto di confronto tra buone pratiche d’innovazione l’ha creato Ebicre, (Ente Bilaterale delle Casse Rurali trentine ed Enti collegati), organizzando il convegno inAscoolto, patrocinato da Cooperazione Trentina e FABI Trento, con il coordinamento dell'economista e comunicatore dell'innovazione Saverio Cuoghi 

Quattro i tavoli di conversazione, ciascuno dedicato a un importante dilemma o tema strategico legato al benessere e alla sostenibilità dei territori del Trentino e oltre: il ruolo della terra in agricoltura e lo sfruttamento delle sue risorse; la trasformazione delle comunità e il loro impatto sul territorio; le nuove sfide del Turismo, tra abitare e ospitare; l’inedito panorama del lavoro e la ricerca di equilibrio tra esigenze diverse in particolare tra giovani e imprese. 

 «Con questo convegno perseguiamo l’idea di proporre una tipologia di formazione alternativa e innovativa – ha spiegato il presidente di Ebicre Italo Stenico –, che parta dall’ascolto. C’è grande bisogno di ascolto, soprattutto di esperienze di persone autentiche, che vivono i territori da vicino, che si sporcano le mani per far accadere il cambiamento. Con questo spirito abbiamo coinvolto numerose persone che fanno parte di piccole comunità vicine e lontane, dentro e fuori il Trentino, creando un’opportunità di scambio di idee». 

«Affrontiamo questo percorso – ha aggiunto Domenico Mazzucchi, vicepresidente di Ebicre e segretario provinciale di Fabi, ripercorrendo la storia e le finalità dell’Ente bilaterale –  al fine di migliorare il modo di intendere la nostra società, e cogliendolo come un’occasione per riflettere su come il credito cooperativo possa continuare ad essere un importante motore di sviluppo dell’economia trentina». 

«Coltivare l’imprenditività partendo dall’ascolto delle esperienze è un approccio giusto e condivisibile – ha aggiunto Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione –. Negli ultimi anni abbiamo affrontato tutta una serie di situazioni critiche, dalla pandemia alla crisi energetica, dimostrando come sistema cooperativo resilienza e capacità di cogliere le opportunità. Ora dobbiamo rinforzare il dialogo con i giovani, per far comprendere le interessanti potenzialità della nostra rete di imprese anche attraverso la diffusione delle buone pratiche».  

L’occasione di ascolto assicurata dal convegno è stata rievocata anche dal nome con doppia “o”, di origine cooperativa, per comprendere meglio le realtà collettive che sanno cogliere segnali di cambiamento e agire per la rigenerazione del territorio, attraverso la creazione di lavoro e il miglioramento delle relazioni sociali. 

Tra i protagonisti dei vari panel, esponenti di rilievo provenienti da diverse aree, come rappresentanti di cooperative, imprenditori, dirigenti scolastici, esperti di comunicazione, amministratori pubblici e altro ancora. La diversità di voci e prospettive ha consentito di offrire un quadro completo delle sfide e delle opportunità affrontate dalle comunità.

Vai al sito inascoolto.in
 

Autore: Redazione