09 novembre 2020
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Ritorna l’appuntamento del sabato con il Pane Comunale

Al via sabato 7 novembre la seconda edizione del pane prodotto totalmente a Isera: dal cereale al mulino, dalla farina al forno.

Al via sabato 7 novembre la seconda edizione del pane prodotto totalmente a Isera: dal cereale al mulino, dalla farina al forno.

E' tornato disponibile in tutti i punti vendita di Panificio Moderno il Pane Comunale, un progetto promosso dall’Azienda Agricola Simone Frisinghelli, la Cooperativa Sociale Gruppo ’78 e il Panificio Moderno.

L’Azienda Agricola Frisinghelli a Lenzima d’Isera coltiva il grano tenero varietà Bologna con metodo biologico. Al Mas del Gnac, laboratorio per l’acquisizione di pre-requisiti lavorativi delle Cooperativa Sociale Gruppo 78, il grano viene macinato nel mulino a pietra e trasformato in farina semi-integrale da persone fragili. Infine, al Panificio Moderno di Cornalè, panificando con lievitazione naturale si produce un pane di 1,5 kg, dalla lunga durata che permette un’ottima condivisione.

Il Pane Comunale, infatti, si è reso simbolo di un sistema territoriale e sinergico, tra tre mondi diversi: quello agricolo, quello sociale e quello produttivo.

L’unione di tutti questi attori fa si che ogni pagnotta rappresenta 4 metri quadrati di campo coltivato a grano tenero con metodo biologico, 2 ore di una persona inserita in un percorso di avvicinamento al lavoro e 16 anni di esperienza dei mastri panificatori nella gestione della pasta madre e della lievitazione naturale.

Il pane, sin dall’antichità, accompagna il genere umano diventando il prodotto indispensabile sulla tavola di ogni cultura e tradizione. Il Pane Comunale di Isera assunto, sin dallo scorso anno, un sapore ancora diverso: quello della valorizzazione del territorio, dell’inclusione sociale dei più fragili, della biodiversità.

Le relazioni che si sono costruite durante il percorso, non si fermano alle tre aziende agricole, ma nella prima edizione si è esteso alla fitta rete di ristoranti che hanno scelto di portare in tavola questo prodotto: Senso – Alfio Ghezzi (MART, Rovereto), Locanda delle Tre Chiavi (Via Vannetti, Isera), Moja (via delle Zigherane, Rovereto), San Colombano (Via Vicenza, Rovereto), Casa del Vino (p.za S. Vincenzo, Isera), Al Silenzio (Borgo S. Caterina, Rovereto), Christian (via Orefici, Rovereto), Vineria de Tarczal (via Miori, Isera), Bistrò Montura (Loc. Fosse, Isera), e il ristorante dell’hotel Mercure Nerocubo (via per Marco, Rovereto).

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Frisinghelli – è nata da un racconto del nonno, nonché fondatore dell’azienda. Mi ha parlato dell’agricoltura di una volta, di sussistenza; di prodotti che aiutavano a superare l’inverno o producevano un certo reddito: mais, orzo, gelso per il baco da seta e tabacco. Da lì sono partito nel 2018, cercando un cereale biologico, come tutta la mia produzione orticola. L’ho seminato a mano a settembre affinché vengano rispettati a pieno i cicli della natura. Pochi mesi dopo, con la farina in mano, ho incontrato per la prima volta Panificio Moderno e siamo andati al Mas del Gnac; in neppure un’ora d’incontro l’unione delle tre aziende era compiuta. Ricordo perfettamente l’entusiasmo, era quello di chi sogna e vede qualcosa di bello all’orizzonte”.

Simone Frisinghelli, titolare azienda agricola Simone Frisinghelli.

Il pane comunale è il risultato dell’intersezione perfetta tra le due anime che caratterizzano il maso: quella sociale e quella produttiva. Sfornare il pane lo scorso anno è stata un’emozione unica ma quest’anno lo è ancora di più: alla novità si sostituisce la solidità di un progetto che cresce nella Comunità e per la Comunità. Gli ingredienti del Pane Comunale, ovvero Il lavoro di squadra, l’attenzione alla qualità del prodotto e la voglia di essere sempre più parte del territorio, sono le radici da cui partiamo per far fiorire e generare nuove collaborazioni e progettualità. Perché per noi “Se si sogna da soli è solo un sogno. Se si sogna insieme è la realtà che cominci

Liliana Giuliani, Direttrice Gruppo '78 scs

“Tre imprese apparentemente diverse (agricola, sociale e artigiana) – ha concluso Matteo Piffer, che assieme al fratello Ivan rappresenta la seconda generazione di Panificio Moderno – che spontaneamente danno vita al pane comunale proprio al Mas del Gnac, luogo-simbolo dei valori, ideali e riflessioni di questo progetto. Tra queste: il pane piccolo è il pane dell'uomo contemporaneo, individuo solo. Il pane grande è il pane della condivisione. Ciò migliora anche la conservazione e di conseguenza riduce gli sprechi. Mangiare è un atto agricolo ma l'impatto è sociale. E lo abbiamo tutti con le nostre scelte quotidiane. La visione dell’'artigiano ‘moderno’, ossia colui che conosce la filiera e che mette in relazione persone con dei valori simili. Il pane comunale è ‘comune’ nell'intento e nello scopo, ed è coerente con sé stesso”.

Matteo Piffer, seconda generazione di Panificio Moderno

Fonte: Gruppo '78

Autore: Redazione