13 febbraio 2020
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Progetto sostenibilità in frutticoltura. Migliora la percezione di impatto dell'agricoltura sull'ambiente.

A Trento sono stati anticipati i dati relativi al prossimo “Bilancio di Sostenibilità 2020” del sistema ortofrutticolo trentino. Migliora la percezione dell’impatto dell’agricoltura sull’ambiente.

Il tema sarà ampiamente approfondito nel Convegno in programma il prossimo 21 febbraio alla Cocea di Predaia (Trento).

A Trento sono stati anticipati i dati relativi al prossimo “Bilancio di Sostenibilità 2020” del sistema ortofrutticolo trentino. Migliora la percezione dell’impatto dell’agricoltura sull’ambiente.Il tema sarà ampiamente approfondito nel Convegno in programma il prossimo 21 febbraio alla Cocea di Predaia (Trento).

Questa mattina a Trento, presso la sede della Federazione Trentina della Cooperazione, sono stati presentati i primi dati relativi al “Bilancio di Sostenibilità 2020”*, il rapporto periodico emesso dal Progetto Trentino Frutticolo Sostenibile - promosso da APOT Associazione Produttori di Ortofrutta del Trentino, CIF - Consorzio Innovazione Frutta e FEM Fondazione E. Mach.

Presenti all’incontro Ennio Magnani, presidente di Apot, Alessandro Dalpiaz, direttore di Apot e Roberto Della Casa, il professore esperto di agronomia che dal 2016 cura il progetto Trentino Frutticolo Sostenibile da punto di vista dell’analisi statistica e della comunicazione.

La sostenibilità continua ad essere un tema caldo e ricorrente, soprattutto nel mondo agricolo, a cui il sistema frutticolo trentino risponde con coerenza e fermezza, portando avanti i propri obiettivi a beneficio del territorio, di chi lo abita e lo lavora, fino a divenire esempio virtuoso – hanno sostenuto i relatori di questa mattina.

“Il concetto della sostenibilità sta a cuore a tutti – ha affermato Ennio Magnani – e credo che il Trentino come provincia e terra che produce agricoltura di qualità sia uno dei territori che deve esprimere la sostenibilità più di altri”.

“Cerchiamo di allargare anche l’orizzonte – ha affermato Alessandro Dalpiaz – siamo partiti da una problematica locale, ma ci rendiamo conto che deve essere affrontata a livello superiore. In un convegno il 21 febbraio cercheremo di inaugurare con la grande distribuzione una nuova stagione di dialogo, affinché si riesca a produrre un prezzo equo da distribuire tra produzione e vendita”.

“Gli italiani – ha affermato il prof. Roberto Della Casa - stanno prendendo coscienza dei temi della sostenibilità in maniera molto rapida. Un ultimo aggiornamento ci dice che in termini di percepito sono tra i più interessati nello scenario europeo. La nostra attività nel territorio trentino ha portato ad una sostanziale modificazione del percepito dell’impatto sull’ambiente delle attività agricole.

Cinquecento trentini intervistati nel 2016 e re-intervistati nel 2019 hanno percepito un miglioramento dell’impatto delle attività agricole sull’ambiente, pur avendo maggiore preoccupazione relativamente all’inquinamento ambientale. Significa che il progetto Trentino frutticolo sostenibile ha generato un impatto positivo sulla percezione di qualità dell’agricoltura”.

La nuova Commissione Europea, nel recentissimo documento “Accordo verde” (Green Deal), ci indica con chiarezza che l’Europa è destinata ad andare verso un futuro più sensibile e denso di azioni per migliorare il rapporto dell’uomo e delle sue attività economiche con l’ambiente e con il cibo. La rilevanza dell'argomento e le potenziali ricadute nel contesto economico e sociale della nostra Provincia, così come a livello nazionale, suggerisce una attenta valutazione, per trovare il giusto equilibrio tra essere soggetti passivi o protagonisti attivi di un processo destinato in ogni caso a caratterizzare il nostro futuro di persone, famiglie ed economia. È sempre più necessario trovare formule efficaci nel valorizzare il lavoro dei frutticoltori e far riconoscere loro dai consumatori un "fair price", cioè un reddito equo per l’impegno espresso e la professionalità dimostrata.

Partendo dalla base produttiva è importante la funzione del canale “distribuzione”, quale soggetto di “relazione” tra produttori e consumatori attraverso il quale cercare formule che possano evidenziare il valore della qualità e dell’impegno dei frutticoltori attraverso tutta la filiera, con la speranza di poter evolvere da un esempio ad una strategia condivisa.

Coerentemente a questo scenario, il progetto “Trentino Frutticolo Sostenibile” ha scelto pertanto di proporre, “Le Relazioni sostenibili tra ambiente e mercato” - verso nuovi modelli per le filiere agroalimentari, quale titolo del prossimo Convegno annuale, giunto alla sua quarta edizione, che avrà luogo venerdì 21 febbraio all’auditorium della COCEA di Predaia (TN).

L’incontro vedrà la partecipazione straordinaria di Maurizio Gardini, presidente Confcooperative e di Ettore Prandini, presidente Coldiretti, due figure chiave nello scenario nazionale sindacale e cooperativo, chiamate a confrontarsi con due rappresentanti di vertice del ”sistema distributivo”, Francesco Avanzini, direttore generale CONAD Italia e Maura Latini, amministratore delegato COOP Italia.

“In questo quadro, che vede l’agricoltura tra i soggetti centrali, l’esercizio necessario sarà sul “come” favorire tali obiettivi mantenendo nel contempo al centro la vitalità economica delle imprese – ha dichiarato Ennio Magnani, Presidente APOT - Associazione Produttori ortofrutticoli Trentini - Il rilancio dell’asse “economico” nel triangolo della sostenibilità è infatti la base sulla quale poggia la concreta possibilità di raggiungere consistenti risultati sociali ed ambientali”.

Al Convegno è stata annunciata infine la presenza di Daniele Agiman, direttore d’orchestra e titolare della cattedra di direzione d’orchestra al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ospite d’eccezione della serata, che offrirà un insolito ma stimolante esercizio associativo tra regole di governo della musica come arte e regole della società economica e di relazione tra cittadini.

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* Il “Bilancio di Sostenibilità 2020”, di prossima pubblicazione, è un documento di ricerca che mette in evidenza la mappatura del territorio trentino dal punto di vista della qualità ambientale (in netto miglioramento secondo la percezione della comunità locale), ma anche della distribuzione delle coltivazioni biologiche e dei relativi progetti in corso. Si tratta di documento di ricerca che include una dettagliata descrizione del lavoro di analisi e controllo svolto costantemente presso i produttori trentini. http://trentinofrutticolosostenibile.it

www.apot.it

Apot rappresenta i consorzi “Melinda”, "La Trentina", e la Cooperativa Copag, con 4.789 soci produttori con 8.130 ettari di meleti, attraverso un sistema che occupa negli stabilimenti 1.400 lavoratori.

Autore: Redazione
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