11 ottobre 2023
opera
/
mostra
/
arte
Condividi il link su:

Mostra d’arte “Le mele mappamondo”

A Cles, nella sede della Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo, le opere delle ragazze e dei ragazzi di Casa Sebastiano.

La Cassa Rurale Val di Non Rotaliana e Giovo organizza una nuova esposizione d’arte nei locali del Centro Direzionale della sede di Cles. Nell’ottica di alternare mostre d’arte di artisti del passato ad esposizioni di carattere sociale e culturale, i locali ospiteranno nel periodo autunnale gli intrecci di colori, passioni e sentimenti delle opere realizzate dalle ragazze e dai ragazzi con autismo di Casa Sebastiano. Titolo della mostra: “Le mele mappamondo”.

La mostra è organizzata dalla Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo (Presidente Silvio Mucchi; Direttore Generale Massimo Pinamonti) in collaborazione con la Fondazione Trentina per l’Autismo (Presidente Giovanni Coletti). L’arte, quale veicolo di sensibilizzazione, riesce a comunicare linguaggi diversi, abbattendo muri e frontiere. La Cassa Rurale con questa esposizione vuole valorizzare il lavoro e le esperienze di chi vive e lavora a Casa Sebastiano, contribuendo ad alimentare il dialogo con le nostre Comunità.

Curatore della mostra lo storico dell’arte Marcello Nebl e, in rappresentanza di Casa Sebastiano, Annachiara Marangoni, Direttrice Socio-Sanitaria Cooperativa Autismo Trentino.

La mostra rimarrà aperta dal 12 ottobre 2023 al 15 gennaio 2024, dal lunedì al venerdì, con orario 8.00 – 13.00. In via straordinaria sarà possibile ammirare i dipinti e le sculture durante la due giorni di Pomaria, evento di rilevanza nazionale dedicato alla mela e organizzato a Cles dalla Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole nei giorno di sabato 14 e domenica 15 ottobre. Per questo motivo alcune opere esposte sono ispirate al tema della mela e della frutticoltura.

I ragazzi di Casa “Sebastiano”

Gli artisti sono ragazzi/e giovani adulti affetti da autismo frequentanti Casa “Sebastiano”, una struttura socio sanitaria riabilitativa sita a Coredo – Predaia (TN), accreditata PAT per la gestione di servizi sanitari rivolti a giovani con ASD (Sindrome dello Spettro Autistico).

Nell’atelier artistico la pittura è l’ultimo passo dopo quello cognitivo, che racchiude il significato e l’elaborazione dell’attività. La scelta del soggetto non sempre cade sul figurativo. Molte volte si scelgono oggetti mentali, immagini rielaborate dalla mente indipendente del ragazzo/a. Anche la fantasia gioca un ruolo determinante, processo che va sostenuto e guidato nel rispetto delle caratteristiche di ognuno.

Ed ecco allora che un cane diventa un’ala di un areoplano, il becco di un uccello un tappo di bottiglia.

Sappiamo che nell’autismo sono minate le capacità comunicative espressive, tuttavia la pittura, per natura fluida e indeterminata, si presta molto bene a favorire il dire attraverso il fare, modellando la parola sulla tela. Proprio come il linguaggio, la pittura oscilla tra chiaroscuri e manifestazioni esplicative proprie, lasciando l’interlocutore, anche stupito ma aperto alla comprensione dell’autore.

Dalla scelta del modello, dei colori, del tema, del titolo, il ragazzo/a, sapientemente guidato dalla mano esperta dell’educatrice Serena Bello e dell’equipe educativa, scivola come l’invaso nella diga, dentro alla trasmissione di vari messaggi decodificabili anche quando, apparentemente i significati sembrano lontani tra loro.

DIDASCALIA FOTO: opera di Francesco Zanotti, “Maschera”, 2023, 50x70 cm, acrilico su tela

Autore: Redazione