28 novembre 2018
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La povertà educativa è responsabilità dell'intera comunità

Alla presentazione ufficiale del progetto #Fuoricentro: coltiviamo le periferie, il richiamo all’attenzione al tema della povertà educativa, spesso troppo poco considerato, da parte del prof. Carlo Borgomeo presidente dell’impresa sociale Con i Bambini. E proprio il contrasto alla povertà educativa è l’obiettivo di fondo del progetto che coinvolgerà per tre anni 30 realtà del territorio trentino nelle Comunità del Comun General de Fascia, della Valsugana e Tesino e della Paganella.

Alla presentazione ufficiale del progetto #Fuoricentro: coltiviamo le periferie, il richiamo all’attenzione al tema della povertà educativa, spesso troppo poco considerato, da parte del prof. Carlo Borgomeo presidente dell’impresa sociale Con i Bambini. E proprio il contrasto alla povertà educativa è l’obiettivo di fondo del progetto che coinvolgerà per tre anni 30 realtà del territorio trentino nelle Comunità del Comun General de Fascia, della Valsugana e Tesino e della Paganella.

“La povertà educativa è una questione di cui si devono fare carico tutti. Ma quanti italiani pensano davvero che sia un problema della comunità e non della scuola?” È questa una delle questioni poste dal prof. Carlo Borgomeo in occasione della presentazione del progetto “#Fuoricentro: coltiviamo le periferie”. Presentato dalla Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale, #Fuoricentro è uno degli 86 progetti selezionati dall’impresa sociale Con i Bambini (unico in Trentino Alto Adige) attraverso il Bando Adolescenza nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

“Il valore alla base di questo progetto – ha precisato Carlo Borgomeo presidente dell’impresa sociale Con i Bambini – è il fatto che la povertà educativa non è una questione che riguarda solo la scuola, ma anzi. L’abbandono scolastico – a cui spesso viene associata - non è infatti la causa ma il sintomo della povertà educativa. Ed è la comunità a doversene fare carico in una sinergia che vede uniti pubblico, privato e terzo settore.”

Ed è questo l’obiettivo del progetto #Fuoricentro che – ha precisato Nicoletta Molinari neo presidente della Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale – per tre anni coinvolgerà una rete di 30 partner diffusi sul territorio trentino guidati da una “cabina di regia” composta dai tre enti guida: Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale (ente capofila), Non Profit Network-CSV Trentino (coordinamento del progetto) e Provincia autonoma di Trento con il Dipartimento della salute e della solidarietà sociale e il Dipartimento della Conoscenza.

La povertà educativa e povertà economica si alimentano l’un l’altra, “per questo – ha aggiunto Mauro Bondi, consigliere di Fondazione Caritro – è necessario intervenire con un progetto di questo tipo anche in una terra ricca come il Trentino dove i bisogni materiali sono quasi irrisori.”

“Siamo orgogliosi di essere partner di questo progetto – ha affermato Federica Sartori dirigente del Servizio Politiche Sociali della provincia autonoma di Trento – perché ci consente di sperimentare per tre anni un’idea di politiche sociali più ampia con azioni concrete e messe in campo da privato, pubblico e terzo settore”. “Aver dato vita a questo progetto – ha concluso Giorgio Casagranda di NPN- CSV Trentino – rappresenta ciò che è nel nostro interesse primario ovvero animare le comunità per creare sinergie tra le persone e i territori.”

IL PROGETTO: I DATI DI PARTENZA

#Fuoricentro:coltiviamo le periferie nasce da un’analisi quali e quantitativa del capitale sociale e psicologico dei giovani adolescenti in Trentino. Secondo i dati illustrati da Francesco Pisanu, direttore dell’Ufficio Valutazione delle Politiche Scolastiche della PAT, il contesto del Trentino ha una buona tenuta per quanto riguarda le risorse economiche a disposizione delle famiglie, anche se negli ultimi 13 anni c’è stato un aumento della povertà relativa di circa 8 punti percentuali. Anche per quanto riguarda le risorse cognitive, la provincia di Trento viene considerata a livello dei paesi OCSE più performanti; tuttavia in termini di capitale sociale e psicologico i dati emersi dalle ultime ricerche meritano se non altro una particolare attenzione. Infatti, entrambi gli studi svolti sulla scuola primaria e sulla scuola secondaria di primo e secondo grado dimostrano un aumento rispetto al 2010 della diffidenza verso le relazioni. La scuola in genere non riesce a produrre un modello di capitale sociale così forte da essere esportato all’esterno. La scuola rimane quindi l’unico modello di inclusione sociale per bambini e ragazzi, ma c’è bisogno di ulteriori opportunità culturali per creare relazioni extrascolastiche.

IL PROGETTO: COSA E COME

“#Fuoricentro:coltiviamo le periferie è un progetto di innovazione educativa che si rivolge a tre zone periferiche della Provincia di Trento – ha spiegato Mirella Maturo responsabile del progetto - dove è stato evidenziato tra i giovani adolescenti un problema di sviluppo e consolidamento del capitale sociale e del capitale psicologico. Le zone in questione sono le comunità di Comun General de Fascia, di Valsugana e Tesino e di Paganella. Il progetto prevede la realizzazione e il consolidamento della rete tra i soggetti della partnership e le comunità locali attraverso sei diversi macro gruppi di azioni che saranno sviluppati nel corso dei tre anni di sperimentazione. Tra questi, ad esempio, percorsi educativi comuni ai tre territori finalizzati alla creazione di tre villaggi educanti, attività per valorizzare spazi interni ed esterni la scuola, laboratori per sviluppare competenze trasversali e skills tecniche e supporto alla genitorialità. L’intento è quello di offrire al sistema educativo una gestione innovativa dell’ambiente di apprendimento; nuovi tempi, spazi e approcci nel fare scuola. I ragazzi (appartenenti alla scuola secondaria di primo grado) saranno guidati nel costruire un proprio percorso educativo all’interno di un “rete nuova” dove si alternano amministratori, insegnanti, dirigenti scolastici, artisti, educatori sportivi, mediatori culturali e le stesse famiglie.

Molti gli elementi innovativi che hanno premiato il progetto. In primis quello relativo alla governance dove si percepisce forte l’integrazione tra pubblico, privato e Terzo Settore. Oltre a Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale (ente capofila), hanno un ruolo attivo la Non Profit Network – CSV Trentino (ente responsabile) e la Provincia Autonoma di Trento tramite il Dipartimento della Salute e Solidarietà Sociale e il Dipartimento della Conoscenza. In secondo luogo è stata e continua ad essere innovativa anche la metodologia della co-progettazione dal basso che fin da subito ha permesso a tutti i partner di condividere obiettivi e di mettere in rete risorse umane valorizzando professionalità locali, incentivando il lavoro in particolare di giovani professionisti. Una metodologia che sarà applicata per tutta la durata del progetto

I PARTNER

#Fuoricentro è stato presentato dalla Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale in collaborazione con una rete di partner distribuiti sull’intero territorio trentino e con il forte contributo dei tre coordinatori dei Servizi Sociali delle comunità di valle dei territori coinvolti.

Artico scs

Azienda provinciale per i Servizi Sanitari – PAT

Community Building Solutions CBS Srl

Comun General de Fascia

Comune di Castello Tesino

Comunità della Paganella

Comunità Valsugana e Tesino

Fondazione Franco Demarchi

Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale (capofila)

Human Foundation giving and innovating

Incontra scs

Istituto Comprensivo Centrovalsugana

Istituto Comprensivo di Borgo Valsugana

Istituto Comprensivo Mezzolombardo – Paganella

Istituto Comprensivo Strigno e Tesino

Le Rais scs

Liberamente Insieme per Anffas Trentino

Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Nettare associazione culturale

NeuroImpronta scs

Non Profit Network - CSV Trentino (responsabile di progetto)

Oltre scs

Pares

Provincia autonoma di Trento

Scarian Federica – studio di pedagogia

Scuola Ladina di Fassa

The Hub Trentino Suedtirol S. C.

Uisp Comitato del Trentino

Unione Sportiva Tesino a.s.d

University Social Enterprise

IL FONDO

Il fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Per attuare i programmi del Fondo – finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori – nel 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

Autore: Redazione