02 maggio 2019
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Festeggia trent’anni la scuola musicale “il Diapason”

La serie di eventi e di iniziative è stata presentata durante la conferenza stampa ospitata, stamani, alla sala consiglio della Cooperazione Trentina.

La serie di eventi e di iniziative è stata presentata durante la conferenza stampa ospitata, stamani, alla sala consiglio della Cooperazione Trentina.

Compie trent’anni la scuola musicale “il Diapason” di Trento.

“Se i primi venticinque anni hanno significato il raggiungimento di una gioventù piena – viene spiegato – la sintesi di questi primi trent’anni ci ha porta inevitabilmente a cogliere l’inizio di una nuova maturità, la fine di una adolescenza ricca, e l’incamminarsi verso una età adulta”.

Trent’anni che saranno ricordati con un calendario di iniziative presentato dal presidente Alessandro Pezzè e dal direttore Rolando Lucchi durante la conferenza stampa di stamani alla sala consiglio della Federazione Trentina della Cooperazione a cui ha preso parte Marina Mattarei, presidente della Cooperazione Trentina. Nel suo intervento, si è congratulata per l’importante traguardo raggiunto sottolineando l’importante funzione svolta da questa cooperativa, la scuola musicale il Diapason.

Il calendario del trentennale di fondazione prenderà il via con quattro eventi “che rendono conto – è stato osservato - del nostro essere danza, musica e teatro musicale”.

Nel dettaglio.

Sabato 4 maggio (ore 20.30) al Teatro San Marco a Trento sarà proposto “Inst/abilità – come la danza, transitoria ed effimera, così anche la Terra”.

Sette giorni dopo, sabato 11 maggio (ore 18) alla Sala Filarmonica di Trento “Tutta un’altra musica”. Concerto dei solisti, cameristi, ensemble, cori e orchestra della Scuola Musicale “il Diapason”.

Terzo appuntamento, sabato 18 maggio (ore 18) al Teatro Cuminetti di Trento “Evviva la Banda!”, progetto di formazione musicale bandistica condotto in convenzione con la Federazione Corpi Bandistici della Provincia di Trento.

Domenica 26 maggio (ore 18) quarto e ultimo evento al Teatro Sociale di Trento con “Una giornata indiavolata”, operetta in prosa e musica in un libero adattamento da “Maestro Gaudenzio”.

Chiuso il sipario, il palcoscenico ospiterà la celebrazione ufficiale del trentesimo di fondazione con gli interventi affidati al presidente Alessandro Pezzè, agli ex presidenti Nicoletta Nicolini e Renato Pegoretti, e alle molte altre persone che hanno contribuito a scrivere una storia che unisce la fine degli anni Ottanta all’avvio del terzo millennio.

“Un grazie particolare è giusto indirizzarlo alle famiglie, agli allievi che, in tutti questi anni, ci hanno seguito – è stato detto. Naturalmente un grazie ai nostri insegnanti che operano con molta professionalità. Se non ci fossero famiglie e insegnanti presenti, attivi, sensibili, motivati noi non ci saremo proprio. Se siamo qui è grazie a loro”.

Il trentennale si concluderà nel prossimo autunno con la “presentazione di un libro destinato a diventare memoria storica anche se, la nostra intenzione – è stato precisato - non è di produrre una pubblicazione celebrativa ma una prima riflessione scientifica sul nostro essere Diapason, una indagine socio pedagogica del presente per meglio comprendere cosa saremo domani”.

Gli allievi della scuola musicale “il Diapason” (anno 2018/2019) sono 620, 298 gli allievi delle bande. Sono 750, invece, gli alunni delle scuole pubbliche coinvolti nel progetto biennale “orchestra e coro a scuola”. 580 gli alunni o utenti partecipi di altri progetti musicali proposti e curati da “il Diapason” che ha uno staff di 37 collaboratori e collaboratrici.

Il programma del trentesimo di fondazione conta il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Trento e del Comune di Lavis, il sostegno della Cassa Rurale Alto Garda (rappresentata, stamani, da Nicola Bosetti) e di Dolomiti Energia “con cui – viene spiegato – abbiamo promosso una bella idea tra scienza, tecnica, cultura e territorio offrendo la possibilità ai familiari e allievi di visitare le centrali idroelettriche di Santa Massenza e di Riva del Garda”.

Autore: Redazione
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