29 gennaio 2021
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Coronavirus: si va verso la riapertura delle Rsa

La data è molto attesa e per gli ospiti delle case di riposo ed i loro parenti significa la fine di una prova lunghissima e dolorosa: quella imposta dal distacco per evitare il più possibile un contagio fra gli anziani che in tantissimi casi evolve nel peggiore dei modi. A partire dalla seconda metà di febbraio quindi l'obiettivo è quello di riaprire alle visite le Rsa, ovviamente nel rispetto di rigidi protocolli sicurezza. Ma non solo: riprenderanno anche gli ingressi dal territorio da parte degli anziani.

La data è molto attesa e per gli ospiti delle case di riposo ed i loro parenti significa la fine di una prova lunghissima e dolorosa: quella imposta dal distacco per evitare il più possibile un contagio fra gli anziani che in tantissimi casi evolve nel peggiore dei modi. A partire dalla seconda metà di febbraio quindi l'obiettivo è quello di riaprire alle visite le Rsa, ovviamente nel rispetto di rigidi protocolli sicurezza. Ma non solo: riprenderanno anche gli ingressi dal territorio da parte degli anziani.

Per definire i dettagli, l'assessore alla salute Stefania Segnana, accompagnata dai tecnici della Provincia e dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, ha incontrato le rappresentanze delle Rsa, la presidente e il direttore di UPIPA Francesca Parolari e Massimo Giordani e il direttore generale di Spes Italo Monfredini.

Come anticipato, i due obiettivi si realizzeranno indicativamente a partire dalla seconda metà di febbraio ed allo scopo verrà sottoscritto a breve un protocollo d'Intesa tra Provincia, Apss e rappresentanze degli enti gestori.

“E’ una notizia – sottolinea l’assessore alla salute Stefania Segnana – che ci conforta. Si era scelto di partire dagli anziani ospiti delle Rsa e di dare loro copertura attraverso le vaccinazioni, proprio perché consapevoli della loro fragilità e di quanto la sofferenza legata alle incertezze del momento fosse acuita proprio dalla distanza tra gli anziani e i loro congiunti. La possibilità di riaprire progressivamente e in sicurezza le Rsa ci fa guardare con maggiore fiducia al futuro perché è un fatto che consente di riannodare i fili delle relazioni interpersonali, che sono estremamente importanti. Se oggi possiamo pensare alla possibilità di riavvicinare le famiglie agli ospiti delle Rsa è grazie al lavoro di molte persone che anche in questa occasione ringraziamo per il loro impegno. In ogni caso la sicurezza e la salute degli ospiti delle Rsa è e sarà sempre la prima delle nostre preoccupazioni”.

In Trentino, nelle Rsa, l'83% dei residenti ha ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid. Il numero esatto di queste persone è 3.264. Questi dati sommati al numero degli ospiti guariti da meno di 6 mesi portano ad una copertura pressoché totale degli ospiti delle Rsa trentine. E' inoltre in corso la somministrazione della seconda dose che si concluderà nelle prossime due settimane.

Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento

Autore: Redazione