02 giugno 2020
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Cooperativa Caviva di Riva del Garda: acquisita una nuova area per “Albola 23”

Per la prima volta in Italia la cooperativa dell’Alto Garda e il sistema della cooperazione edilizia trentina sviluppano un modello di massima garanzia per i soci. Nasce il progetto Albola 23.

Per la prima volta in Italia la cooperativa dell’Alto Garda e il sistema della cooperazione edilizia trentina sviluppano un modello di massima garanzia per i soci. Nasce il progetto Albola 23.

Caviva, cooperativa edilizia dell’Alto Garda, supportata da CoopCasa (il consorzio per l’abitazione della Cooperazione Trentina), ha acquisito una nuova area a Riva del Garda dove sorgerà la nuova costruzione cooperativa “Albola 23”.

Quello stipulato alcuni giorni fa allo studio notarile Avella “non è stato un semplice atto notarile di acquisto di un terreno – spiegano i promotori dell’iniziativa - ma la definizione di un progetto di edilizia cooperativa con la stipula di otto accordi di prenotazione di famiglie e giovani coppie rivane”.

L’atto è stato concretizzato a due anni dalla presentazione dell’iniziativa della cooperativa, denominata “San Nazzaro 22”. “In questi giorni – viene precisato - il cantiere ha registrato la rimozione dei ponteggi cedendo il testimone all’avvio ormai prossimo del cantiere di Albola 23”.

Quest’ultimo progetto “prevede la costruzione di due piccole palazzine per un totale di dieci confortevoli appartamenti di qualità di cui otto già prenotati dai soci di Caviva osserva Davide Arrigoni, presidente di Caviva - La costruzione, di taglio decisamente moderno, offre soluzioni tecniche all’avanguardia, giardini e terrazzi di grandi dimensioni, oltre a grandi superfici vetrate il tutto in classe energetica A+.

Gli atti notarili hanno coinvolto circa venticinque persone – viene aggiunto – E’ andato tutto bene anche grazie al costante impegno del Consiglio di Amministrazione. Programmare un intervento di edilizia cooperativa è molto complesso, tecnicamente e finanziariamente.

I soci interessati sono stati coinvolti nei vari passaggi di sviluppo dell’iniziativa e, la costruzione del progetto finanziario, è stata possibile grazie al supporto di Coopcasa, il consorzio per l’abitazione della Cooperazione Trentina”.

Per la prima volta in Trentino e in Italia – viene confermato dai responsabili - è stata concretizzata un’operazione immobiliare cooperativa, con la stipula dal notaio degli accordi di prenotazione di immobile da costruire e con la garanzia fidejussoria bancaria a tutti i soci prenotatari per gli importi versati.

“Tutto è stato possibile – spiega Andrea Rinaldi, direttore di Coop Casa - grazie alla solidità e affidabilità che, CoopCasa, ha maturato in dieci anni di attività. Trovare gli strumenti finanziari che, in determinati momenti, superano il 100% del valore dell’operazione è possibile solo grazie al sistema cooperativo di cui è nostro partner indispensabile Cooperfidi, il consorzio garanzia fidi della Cooperazione Trentina”.

Ricordiamo che CoopCasa è società della Federazione Trentina della Cooperazione con la responsabilità di gestione delle cooperative edilizie trentine affiliate. “Continueremo a supportare Caviva in ogni passaggio – conclude Rinaldi – è una cooperativa sana e dinamica, ben amministrata, che ha sviluppato due operazioni immobiliari, perseguendo l’obiettivo di dare prima casa già a numerosi propri soci.

Ora è auspicabile e necessario che le amministrazioni locali attraverso l’individuazione di terreni da riqualificare o di completamento, anche attraverso strumenti di sostegno alle famiglie con meno potere di acquisto che la Provincia potrebbe varare, consentano a Caviva di dare risposta ai tanti soci in attesa di prima casa che appartengono alla fascia cosiddetta grigia e che per permettersi una prima casa devono allontanarsi dai territori dell’Alto Garda dove vivono e lavorano.”

Per ulteriori approfondimenti: Davide Arrigoni: 3467610819

Autore: Redazione