Bullismo e cyberbullismo secondo studenti, insegnanti e famiglie

Sono stati presentati stamane gli esiti dell’indagine realizzata nell’ambito del Progetto Bullifree che coinvolge 10 Istituti scolastici della Valsugana promosso da etika, l’offerta luce e gas conveniente, ecologica* e solidale di Dolomiti Energia ideata con il Gruppo cooperativo (Federazione Trentina della Cooperazione, Cassa Centrale Banca con le Casse Rurali Trentine, Famiglie Cooperative con il consorzio Sait Coop, Consolida e La Rete) riservata ai soci delle Famiglie Cooperative e ai soci e clienti delle Casse Rurali Trentine.
Già nel 2020 etika aveva promosso il percorso sperimentale per il raggiungimento della certificazione secondo la Prassi UNI/Pdr 42:2018 “Prevenzione e contrasto del bullismo - Linee guida per il sistema di gestione per la scuola e le organizzazioni rivolte ad utenti minorenni” in tre Istituti e, tre anni dopo ha sostenuto l’accompagnamento di tutti gli otto Istituti Comprensivi della città di Trento.
«Ad alcuni anni di distanza – sottolineano i vertici di Dolomiti Energia e di Federazione Trentina della Cooperazione, capofila del gruppo cooperativo per l’energia – il sistema e le modalità di gestione di questo fenomeno continuano a rivelarsi significativi per le scuole che li hanno adottati. A fronte di richieste di supporto da parte di altri Istituti, abbiamo ritenuto importante confermare il nostro impegno. L’educazione alle relazioni è, infatti, fondamentale per la costruzione di comunità, presenti e future, accoglienti e inclusive, e di cittadini rispettosi e impegnati per il benessere comune».
Gli esiti dell’indagine
I ragazzi e le ragazze stanno bene a scuola; sono consapevoli di cosa siano bullismo e cyberbullismo; se assistono ad un’aggressione sono inclini ad intervenire; se hanno bisogno di aiuto si rivolgono ad un adulto di riferimento; pensano che i comportamenti violenti vadano sanzionati.
Questo in estrema sintesi il quadro di quanto emerge dall’operazione ascolto, presentato stamani dalla dott.ssa Gabriella Vitale, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Vigolo Vattaro in qualità di portavoce dei dirigenti dei 10 Istituti coinvolti (8 Comprensivi e 2 Superiori: Elisabetta Pizio Istituto Comprensivo Altopiano di Pinè, Daniela Fruet Istituto Comprensivo Pergine 1, Irene Sallemi responsabile commissione antibullismo Istituto Comprensivo Pergine 2, Sara Galvan Collaboratrice Vicaria del Dirigente Istituto Comprensivo Levico Terme, Loredana Montanaro Istituto Comprensivo Centro Valsugana, Luigi Vitullo Istituto Comprensivo Borgo Valsugana, Giuliana Sighel Istituto Comprensivo Strigno e Tesino, Lucia Russo Istituto di Formazione Professionale Alberghiero "Giuseppe Cipriani" Levico e Giulio Bertoldi Istituto di Istruzione Degasperi di Borgo Valsugana. Presente in conferenza stampa anche Giovanna Coggi di Agenda 21 consulting che sta accompagnando le scuole lungo il percorso di certificazione.
L’indagine ha coinvolto 3.176 studenti (la rilevazione è stata fatta a partire dalle classi quarte della primaria); 643 appartenenti al personale scolastico (soprattutto docenti) e 1.747 genitori.
Al di là del quadro di sintesi positivo (l’84% degli studenti afferma di stare bene o abbastanza bene a scuola), l’indagine offre elementi utili di riflessione di cui i dirigenti terranno conto nell’elaborare modalità e strumenti per prevenire e per contrastare eventuali atti di bullismo o cyberbullismo.
Gli studenti sono consapevoli che il bullismo è “un fenomeno grave che riguarda due o più ragazzi che non sono amici, in cui uno o più ragazzi hanno più potere dell’altro o degli altri”. Per gli studenti un bullo è un loro pari che “offende e/o insulta”, “prende in giro”, “minaccia” o “aggredisce fisicamente i compagni”. Questi i quattro comportamenti prevalenti secondo gli studenti, rispetto ai quali gli adulti condividono che “minacce”, “offese e insulti” e “aggressioni fisiche” siano i più diffusi, mentre le percezioni si discostano rispetto alla “presa in giro” molto più rilevante per gli studenti; “scherzi pesanti” o “l’esclusione del gruppo” sono invece segnalati di più dal personale scolastico e dai genitori. I luoghi dove potenzialmente possono accadere atti di bullismo sono “bagni, spogliatoi e altri locali isolati” e “a scuola o in cortile, durante l’intervallo/mensa” mentre il personale scolastico e i docenti sottolineano anche il rischio potenziale sui mezzi di trasporto da e verso la scuola.
Di fronte ad un episodio di bullismo, quasi la metà degli studenti ritiene sia opportuno intervenire mentre il 17% pensa che a volte possa risultare rischioso. Se hanno bisogno di aiuto, si rivolgono soprattutto a figure adulte: ai propri genitori e ai propri insegnanti. Secondo gli studenti (44,8%) bulli e bulle vanno soprattutto sanzionati e puniti, mentre per il personale scolastico e per i genitori vanno soprattutto aiutati, supportati e resi consapevoli.
L’indagine ha approfondito anche la diffusione di tecnologie attraverso le quali possono manifestarsi atti di cyberbullismo. Sia studenti che adulti sottolineano unanimi che la rete è un “luogo” potenzialmente a rischio. I risultati dicono che la maggior parte dei ragazzi ha ricevuto un cellulare fra i 9 e i 13 anni e che il tempo medio di utilizzo giornaliero è pari a 121 minuti. Il telefono viene utilizzato soprattutto per ascoltare la musica (72%) per guardare video o film (60%), ma anche per studiare (59%). “Solo” dal 45% per chattare e navigare sui social network. Gli Influencer sembrano essere ben considerati dato che il 33% dei rispondenti afferma di seguirne oltre 50.
Le prossime tappe
I dati saranno utilizzati dai dirigenti scolastici per elaborare strategie, strumenti e modalità di prevenzione e di contrasto, ma anche per azioni di formazione e sensibilizzazione sia dei giovani che degli adulti. Su questo fronte è impegnata anche etika, che ha organizzato nell’ambito della fiera Book to School di Erickson di cui è sponsor, un incontro con Stefano Rossi, psicopedagogista, scrittore e divulgatore, dedicato proprio al tema dell’educazione alle relazioni. Domani, sabato 27 settembre alle 11.00 presso la sede di Erickson (in Via del Pioppeto 24 Gardolo) Rossi, che è tra i maggiori esperti di adolescenza del Paese e che in questi anni ha formato 800 scuole e più di 100 mila genitori, partendo dall’indagine realizzata in Valsugana offrirà a genitori, insegnanti ed educatori suggerimenti per far fiorire l’intelligenza affettiva, intrecciando neuroscienze, arte, filosofia e psicologia e per nutrire il rispetto, l’attenzione e l’approccio all’altro. Alle 12,15 presso lo stand di etika nello spazio espositivo, l’autore firmerà i suoi libri, che il pubblico troverà disponibili nella Libreria Erickson.
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etika è l’offerta luce e gas, conveniente, ecologica* e solidale di Dolomiti Energia ideata con il Gruppo cooperativo trentino (Federazione Trentina della Cooperazione, SAIT Coop, Casse Rurali Trentine, Consolida e La Rete) riservata ai soci e clienti delle Casse Rurali e ai Soci delle Famiglie Cooperative trentine. Nel corso di 8 anni, grazie a più di 70.000 adesioni e ai 4.408.830 euro raccolti nel Fondo Sociale, etika ha potuto sostenere circa 30 percorsi di abitare sociale e vivere inclusivo per e con le persone con disabilità, ma anche iniziative per le scuole e progetti culturali. Inoltre, ha permesso di evitare l’emissione di 242.788 tonnellate di Co2 (di cui 105.937t compensate per il gas), pari all’assorbimento realizzato da 5.380.352 alberi.** (Dati al 31/12/2024). Per saperne di più consultare il sito www.etikaenergia.it.
* https://www.dolomitienergia.it/perche-sostenibile.html
** https://www.dolomitienergia.it/offerte-casa/convenzioni/etika.html