15 novembre 2019
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A Pergine va in scena KEBAB

Opera teatrale di Gianna Carbunariu in scena mercoledì 27 novembre alle 20.45 al Teatro comunale di Pergine. Prima dello spettacolo, alle 19, saranno proposte alcune letture sull'identità femminile a cura di "La voce delle storie"

Opera teatrale di Gianna Carbunariu in scena mercoledì 27 novembre alle 20.45 al Teatro comunale di Pergine. Prima dello spettacolo, alle 19, saranno proposte alcune letture sull'identità femminile a cura di "La voce delle storie"

La storia di “Kebab” è una storia semplice e terribile insieme: tre giovani romeni decidono di lasciare il loro paese per seguire i loro sogni in Irlanda: Madalina, diventare una pop-star, Voicu, guadagnare più soldi e Bogdan, lavorare nel campo delle arti visive. Nulla è casuale o banale nella scrittura della Carbunariu: non è un caso che siano tre ragazzi giovani, non è un caso che tutti e tre abbiano un sogno da inseguire, non è un caso che scelgano di farlo in un paese “dove è meglio”, non è un caso che tutto finisca come andrà a finire. La grandezza di un essere umano non sta tanto in ciò che ha raggiunto e che può dimostrare al resto del mondo, piuttosto in ciò che è in potenza, nei suoi sogni, nelle sue speranze. E la sua forza sta nella tenacia e nel desiderio di realizzarsi. Il riuscirci o no è figlio di altre situazioni, proprio
quelle che spesso stroncano qualcosa che in potenza è un mondo infinito che aspetta solo di realizzarsi. Così si dimentica la grandezza dell’essere umano e lo si trasforma in un animale capace di tutto. Un animale che si illude di alimentare e difendere il proprio sogno con i denti, fino alla fine, e non si accorge che il proprio sogno si è trasformato in un incubo”.

LA TRAMA

Al principio degli anni 2000 tre ragazzi romeni – Madalina, Voicu e Bogdan – abbandonano le luci, i buoni odori e le persone care della loro terra d’origine per realizzare i propri sogni in Irlanda. Il Paese, inizialmente idealizzato, via via li metterà a contatto con l’emarginazione e le difficoltà econimiche, fino al punto di costringere ognuno di loro ad appellarsi all’istinto di sopravvivenza. I giovani, che si presentano con l’entusiasmo e la freschezza che contraddistinguono tutti i grandi sognatori, lontani da casa cadono in una spirale crescente di violenza e degrado senza riuscire ad arrestarne le conseguenze. Concentrati come sono sulla volontà di auto-realizzazione, ogni mezzo che li avvicini alla meta diviene per loro lecito, persino quello più umiliante e rischioso. Madalina, che sogna una carriera nel mondo dello spettacolo, viene costretta a prostituirsi per relizzare il proprio sogno. Voicu, il suo ragazzo, gestisce personalmente la carriera e la vita privata della sua compagna, detenedone i compensi per le prestazioni e i documenti che la identificano. Bogdan, aspirante regista e documentarista, si dedica alla produzione di filmati hard da mettere in rete. I tre, perun’emotiva e crudele vicinanza, vivono un gioco di dipendenza che li lega l’un l’altro come in una nuova, indissolubilmente famiglia. La meta designata è l’acquizione della cittadinanza irlandese e la posta in gioco è così alta, che i protagonisti sono pronti a spogliarsi di qualsiasi inibizione fisica e morale. Il finale del racconto non può non essere amaro e passa attraverso l’eliminazione dell’elemento più debole dei tre, Madalina, da parte degli altri componenti del gruppo.

Autore: Redazione
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Locandina KEBAB