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Produrre nel rispetto dell’ambiente e degli animali. Un convegno alla Federazione Provinciale Allevatori

La sala convegni della Federazione Provinciale Allevatori, in via delle Bettine a Trento, ha ospitato la tappa finale di un progetto durato sei anni e promosso da cinque associazioni di altrettanti territori del mondo dell’allevamento di bovini.

“I bovini a duplice attitudine: come produrre nel rispetto dell’ambiente e degli animali favorendo la sostenibilità economica degli allevamenti”.

Titolo e tema del progetto “Dual Breeding”, tradotto in “modello alternativo di zootecnia ecosostenibile”.

Stamani, la sala riunioni della Federazione Provinciale Allevatori di Trento, ha ospitato il convegno conclusivo di un lavoro durato sei anni, diviso in due fasi, e che ha visto coinvolte sedici razze bovine autoctone. “Un convegno che non ha rappresentato un punto di arrivo ma un punto di partenza - ha osservato Manuel Cosi, presidente dell’Associazione Nazionale Allevatori delle Razze Rendena – Ora si devono mettere a frutto le indicazioni raccolte”.

Il progetto è stato promosso da cinque associazioni: Anare -  Associazione Nazionale Allevatori delle Razze Rendena (Trento), Anapri - Pezzata Rossa Italiana (Udine), Anaga - Grigio Alpina (Bolzano), Anaborare – Razza Reggiana (Reggio Emilia) e Anaborava – Razza Valdostana (Gressan Aosta).

“Sono razze che si adattano perfettamente al nostro territorio – ha osservato Giacomo Broch, presidente della Federazione Provinciale Allevatori – Il nostro non è un territorio facile perché è caratterizzato da poca pianura e molta montagna. La razza autoctona porta un valore aggiunto se guardiamo a un Trentino di sviluppo degli alpeggi e delle zone alte perché questi sono animali ideali”.

Il progetto

“Dual Breeding ha rivestito una importanza particolare – è stato spiegato dai responsabili nel corso dei lavori – In buona sostanza ha dato un forte impulso alle attività delle Associazioni Nazionali coinvolte e, inoltre, ha permesso di fornire, agli allevatori, nuovi e moderni indicatori legati al benessere animale, alla riduzione dell’impatto ambientale e alla resistenza alle malattie, salvaguardando nel contempo la biodiversità, permettendo così alle aziende di offrire ai consumatori prodotti di qualità nel rispetto dell’ambiente e della salute degli animali allevati”.

Questo è stato possibile grazie a una serie di azioni messe in campo e dedicate a: sostenibilità ambientale, conservazione della biodiversità, caratterizzazione fenotipica, disseminazione delle informazioni, caratterizzazione genetica, elaborazione delle informazioni, verifica di congruenza dei dati, banche materiale genetico, stima di indici genetici e genomici, valutazione resistenza genetica alle malattie, valutazione della variabilità e dell’inbreeding (consanguineità), monitoraggio della diversità genetica.

“Un ulteriore aspetto è meritevole di una sottolineatura – hanno concluso i responsabili del progetto “Dual Breeding – perché il progetto è stato sostenuto dal Ministero dell’Agricoltura e finanziato con i fondi del Feasr - Fondo Europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale - “L’Europa investe nelle zone Rurali” nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale”.

Autore: Anare - Ufficio stampa Cooperazione Trentina