16 gennaio 2021
Condividi il link su:

Marcialonga: non sarà una gara diversa, ma speciale

Tanto lavoro per lo staff organizzatore per garantire l’appuntamento del 31 gennaio.

Tanto lavoro per lo staff organizzatore per garantire l’appuntamento del 31 gennaio.

Marcialonga 2021? L’imperativo per il presidente della mitica granfondo sugli sci stretti è organizzarla domenica 31 gennaio, seguendo i rigidi protocolli studiati con esperti di sanità e di sport e con le autorità preposte.

In questi periodi nulla è normale, dunque anche la Marcialonga 2021 nelle Valli di Fiemme e Fassa sarà una “special version”, che non fa rima con diversa. “L’atmosfera della Marcialonga 2021 – sottolinea il presidente Angelo Corradini – si ispira a quella della Marcialonga Running: di grande riconoscenza a tutti i partecipanti. Alla Running c’era gente che arrivava piangendo e ringraziandoci: “Meno male che finalmente si può correre!”, la gara è un’occasione di cui si approfitta per fare sport. Senza una motivazione, senza il traguardo dell’allenamento chi va a sciare? La gente entusiasta che ho visto alla Running era incredibile, e parlo anche degli stessi volontari.”

Il direttore generale Davide Stoffie vive perennemente al telefono e davanti al computer. Occorre studiare, verificare, discutere, mediare e interpretare i continui DPCM per individuare le soluzioni ottimali per garantire ai partecipanti e allo staff sicurezza e salute.

Sono state eliminate tutte quelle attività che creavano assembramento e soprattutto di difficile controllo. Dunque niente più attraversamenti dei paesi, dove possibile, come ad esempio Moena (nella pista di ritorno) e Predazzo, annullate cerimonie e premiazioni, eventi come la Mini, la Baby e la Stars.

Stoffie tiene a sottolineare che particolare attenzione è stata posta ai ristori. In una gara così lunga, con i 70 km che da Moena conducono a Canazei e poi ridiscendono la Val di Fassa e la Val di Fiemme per culminare sul tradizionale traguardo di Cavalese, i ristori per i concorrenti amatoriali sono fondamentali. Per questo sono stati mantenuti i classici punti di rifornimento ma con corsie allungate in modo da non creare assembramenti, e soprattutto i prodotti a disposizione saranno tutti confezionati. Quindi non più passaggio volante di alimenti o liquidi, inoltre i volontari presidieranno le postazioni con mascherine, guanti e dove opportuno con le visiere, e consegneranno dai tavoli i prodotti necessari per reintegrare le energie.

Niente pasta party al termine della gara, ma stavolta i volontari della Croce Rossa offriranno a chi taglia il traguardo un bel panino caldo, un’opportunità per allentare la fame al posto della tradizionale pastasciutta consumata al Palacongressi di Cavalese.

Anche l’area di partenza è stata studiata con attenzione, premesso che il cronometraggio, ormai da anni, avviene nella modalità real time, con la rilevazione del tempo nel momento esatto in cui il concorrente passa sulla linea di partenza. I primi due gruppi - in testa gli atleti dei Team Pro di Ski Classics - partiranno dal campo sportivo di Moena sulla serie di binari loro riservati. Il distanziamento è naturale, nel senso che fra i vari binari c’è uno spazio di 1,5 m. e la lunghezza degli sci mantiene almeno due metri tra un atleta e l’altro. Tutti gli altri partecipanti saranno schierati in altri 4 gruppi che accederanno man mano all’interno dello stadio, sempre sci ai piedi e distanziati, ovviamente con la mascherina indossata fino al momento del via.

Ma Corradini ha anche una convinzione, basata sull’esperienza della “Running Coop”: “Ormai la gente e gli sportivi sono abituati a mantenere le distanze, ad usare le mascherine, c’è una grande responsabilità e dunque anche in questa occasione sono convinto sarà così. I fondisti sono qui per divertirsi, ci sarà meno gente e dunque anche lungo il percorso ci sarà meno stress.”

Angelo Corradini, che di edizioni ne ha vissute davvero tante e con diversi ruoli, conclude: “Marcialonga ce la mette tutta per dare continuità, non si può sospendere e fermare tutto in questo momento, lockdown o non lockdown si continua a mangiare, vivere, a fare sport. Lo sport si può praticare in tanti modi, anche in casa, quando ne abbiamo voglia. Sciare nel bel mezzo delle nostre vallate, imbiancate come non mai, è una grande soddisfazione. Noi siamo profondamente convinti di fare, e che sia bene fare. È chiaro che abbiamo preso tutte le precauzioni che si potevano prendere, abbiamo studiato un progetto di comportamento anti-Covid in ogni minimo dettaglio”.

Salvo improvvisi cambiamenti normativi o peggioramenti della situazione sanitaria, Marcialonga dunque sarà in pista domenica 31 gennaio. Al via le donne èlite alle 7.50, i maschi alle 8. Diretta su una miriade di televisioni di tutto il mondo, in Italia su Sky Sport. Chi non ha potuto allenarsi, chi ha problemi a spostarsi o comunque non se la sente di partecipare, può spostare la propria iscrizione sull’edizione 2022. C’è tempo fino al 20 gennaio. Le info sul sito www.marcialonga.it

Fonte: Ufficio Stampa Marcialonga

Autore: Redazione
Risorse correlate