06 febbraio 2020
agricoltura
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Le eccellenze agricole della cooperazione “immerse” nella realtà virtuale

La Federazione Trentina della Cooperazione tra i protagonisti del primo Social Innovation Campus - in programma ieri e oggi a Milano – con una innovativa proposta formativa rivolta alle scuole.

La Federazione Trentina della Cooperazione tra i protagonisti del primo Social Innovation Campus - in programma ieri e oggi a Milano – con una innovativa proposta formativa rivolta alle scuole.

Si indossa una mascherina, e subito ci si immerge in una realtà coinvolgente che porta direttamente nei luoghi dove si producono le migliori eccellenze del territorio: accanto al casaro per la produzione del formaggio, o impegnati nella raccolta delle carote, delle mele o delle olive.

Una realtà virtuale, molto coinvolgente, che può diventare uno strumento di formazione per conoscere “dal di dentro” la cooperazione trentina e i suoi prodotti. Il progetto presentato dalla Federazione, e già sperimentato in alcune scuole trentine, mostra la filiera e il lavoro che si nasconde dietro alcuni dei prodotti simbolo della cooperazione agricola locale.

Trentingrana, mele, latte, vino, ma anche olio, piccoli frutti, farina di Storo, trote e verdure della Val di Gresta sono i protagonisti dei primi video realizzati e proposti al pubblico che sta affollando l'evento milanese.

Nella prima giornata oltre 350 studenti, insieme a rappresentanti delle maggiori realtà italiane, profit e non profit, interessate all’impatto sociale e ambientale dell’innovazione e delle tecnologie hanno visitato lo stand della Cooperazione Trentina al Social Innovation Campus, in programma ieri e oggi a Milano.

"Si tratta - ha commentato il direttore della Federazione Alessandro Ceschi - di un modo innovativo, che utilizza un linguaggio familiare alle giovani generazioni, per raccontare l'impegno, anche in termini di sostenibilità, dei cooperatori e delle cooperatrici che lavorano nella nostra provincia. I ragazzi, abbiamo visto, comprendono più facilmente, grazie alla possibilità di vivere un'esperienza immersiva, il significato della cooperazione, il valore del territorio e l'importanza della sua tutela e valorizzazione".

L’iniziativa, promossa dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, è un'occasione di confronto e di scambio di idee e stimoli utili a individuare soluzioni innovative, a cui il movimento cooperativo, trentino e nazionale, ha partecipato portando il proprio punto di vista sul significato dell'essere innovativi.

“Per noi - ha detto Mauro Lusetti, presidente di Legacoop e di Coopfond - l’innovazione deve essere utile alle persone, aiutare a migliorarne le condizioni di vita, eliminare diseguaglianze sociali, culturali e personali. Pensiamo quindi all’innovazione come ad un processo aperto, condivisibile, disponibile e replicabile”.

“Dobbiamo ricomporre il gap tra formazione, mondo dell’impresa e mondo del lavoro - ha aggiunto Marco Menni, vicepresidente vicario Confcooperative - Sono facce della stessa medaglia".

Autore: Redazione