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Fondazione Valtes: al via Officina Cooperazione

Un percorso formativo nel cuore dell'economia civile

Nel fine settimana appena conclusa, nel Bleggio – culla della Cooperazione Trentina -  ha avuto il via la prima tappa del percorso “Officina Cooperazione”, iniziativa voluta da Fondazione Valtes e realizzata in collaborazione con Fondazione Trentina della Cooperazione, e la partnerhsip di Fondazione don Guetti e della Federazione Trentina della Cooperazione.

Una quindicina di ragazze e ragazzi hanno trascorso tre giorni di approfondimento delle ragioni e della natura di un’impresa cooperativa, come realtà fondamentale di benessere per le nostre comunità.
Non una semplice serie di lezioni, ma una vera e profonda esperienza di cittadinanza attiva, che mette in gioco i partecipanti per provare a rispondere a una domanda complessa ma inevitabile: è possibile un’economia che faccia del bene alla comunità?

I partecipanti hanno trascorso un fine settimana formativo nel Bleggio, cuore della tradizione e storia della Cooperazione Trentina, per approfondire le specificità dell’economia civile e in particolare delle imprese cooperative, come prima tappa dell’ampio percorso “Officina Cooperazione”, seconda esperienza de “Le Officine della Fondazione Valtes”.

Dopo infatti “Officina Europa”, Fondazione Valtes ha pensato di proporre “Officina Cooperazione”, alla scoperta di questa particolare forma di impresa, che mette al centro la dimensione umana e relazionale nella dinamica aziendale. I partecipanti hanno così potuto toccare con mano le radici della cooperazione trentina, venendo a contatto con la figura di don Lorenzo Guetti anche attraverso la visita ai luoghi della sua vita, oltre che nell’approfondimento delle sue idee rivoluzionarie sulla fine dell’800, ma ancora molto attuali oggi.

“Lo scopo di un’azienda può essere quello di massimizzare i profitti, e su questo non esprimiamo nessun giudizio etico, in quanto ciascuno è libero di fare quello che vuole nell’ambito di una legislazione che giustamente valorizza l’ambito liberale. Ma esistono anche altre imprese, che generano ricchezza con conti aziendali in ordine, ma che hanno un fine d’impresa diverso: lo scambio mutualistico e il benessere della comunità.” Con queste parole Michele Dorigatti, direttore della Fondazione don Guetti, ha introdotto i lavori domenica mattina, ribadendo l’importanza per ogni impresa, anche quella cooperativa, di generare ricchezza ma in un contesto e modalità diverse. 

“Un percorso importante – sottolinea Stefano Modena, presidente di Fondazione Valtes – che abbiamo voluto come Fondazione Valtes in quanto riteniamo fondamentale fornire alle nuove generazioni elementi di spunto di riflessione di una biodiversità in cui l’economia civile e cooperativa ha, ma ancora di più avrà in futuro, un ruolo essenziale in un contesto in cui l’impresa capitalista ha necessità di trovare modelli e ispirazioni diverse. Un viaggio appena iniziato con questo fine settimana, che vedrà altri importanti appuntamenti ad iniziare da alcuni incontri a Bologna con Vera e Stefano Zamagni, per poi completarsi con un viaggio sulle tracce di Raiffeisen, padre del credito cooperativo europeo e la visita alla Banca Centrale Europea. Un percorso per rendere partecipi i giovani partecipanti della diversità delle nostre imprese cooperative, delle Famiglie Cooperative, delle Casse Rurali: un modo diverso di essere sul mercato, nella sfida di coniugare la dimensione imprenditoriale con quella sociale, identificativa di un modo diverso di generare ricchezza per il nostro territorio.”

Questo primo appuntamento, così come gli altri a seguire, è stato realizzato grazie alla sinergia fra Fondazione Valtes e Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, già ottimamente sperimentata con la prima edizione del percorso de Le Officine della Fondazione Valtes, ed ha visto la partecipazione in qualità di relatori di Michele Dorigatti, Fabio Berasi, Giuliano Beltrami, Gianluca Salvatori, Ericka Costa, Alberto Ianes, Tito Menzani, Giorgio Corradi, Dino Vaia, Marcello Farina.

Una delle peculiarità del percorso è quella di prevedere un momento di restituzione dell’esperienza vissuta dai partecipanti al territorio, con una serie di incontri con la popolazione e con le scuole delle nostre comunità. Un momento importante non solo per sedimentare e consolidare idee e riflessioni, ma anche e soprattutto per rendere più persone possibili partecipi di un viaggio che, seppur rivolto ad un nucleo specifico e necessariamente limitato, ha l’ambizione di raggiungere un numero le diverse dimensioni della nostra comunità.

Le prossime tappe di Officina Cooperazione sono:
-    4 e 5 aprile 2024. Percorso formativo a Bologna
-    Dal 5 all’8 maggio 2024: viaggio sulle orme di Raiffesein e a Francoforte

Autore: Fondazione Valtes