12 luglio 2018
Condividi il link su:

Cooperativa Arcobaleno: Chiara Dossi presidente. Paolo Tonelli vicepresidente

Nuovo consiglio di amministrazione della Cooperativa Arcobaleno di Riva del Garda. E’ stato eletto dall’assemblea dei soci. Undici componenti (otto donne e tre uomini): Mara Angeli, Lorenza Bommassar, Chiara Dossi, Claudia Ferrari, Elena Giovanazzi, Fausto Manzana, Sara Masiero, Martina Tonelli, Paolo Tonelli, Romano Turrini, Sara Zamboni. Il Consiglio ha nominato Chiara Dossi presidente e Paolo Tonelli vicepresidente.

Nuovo consiglio di amministrazione della Cooperativa Arcobaleno di Riva del Garda. E’ stato eletto dall’assemblea dei soci. Undici componenti (otto donne e tre uomini): Mara Angeli, Lorenza Bommassar, Chiara Dossi, Claudia Ferrari, Elena Giovanazzi, Fausto Manzana, Sara Masiero, Martina Tonelli, Paolo Tonelli, Romano Turrini, Sara Zamboni. Il Consiglio ha nominato Chiara Dossi presidente e Paolo Tonelli vicepresidente.

Tanti i temi (e tutti ugualmente importanti) affrontati durante l’appuntamento assembleare.

Il primo: l’entrata a regime della nuova legge nazionale del “terzo settore” (cooperative sociali, imprese sociali, associazioni) comporterà obbligatoriamente l’adeguamento degli statuti e di alcuni regolamenti interni di tutte le cooperative sociali italiane. Per Arcobaleno dovrà essere l’occasione per sottolineare alcuni aspetti importanti dell’agire cooperativo che hanno guidato i nostri comportamenti. Il primo riguarda la partecipazione dei soci alla vita della cooperativa. Essa deve essere ispirata alla consapevolezza individuale, che ha come conseguenza la partecipazione. Deve tenere conto degli impegni di ognuno (lavoro, famiglia, figli) ma che, insieme, deve vedere alcuni requisiti minimi senza i quali non c’è vita cooperativa come, per esempio, la presenza nei momenti cardine dell’attività della società.

Il secondo: la cooperativa ha, come bussola per il proprio cammino, i pensieri cooperativi e i sette principi della cooperazione internazionale con particolare riferimento alla mutualità interna (tutti i soci si sentono vincolati a un destino comune) e alla solidarietà esterna (tutti i soci si sentono vincolati a un destino comune con la realtà esterna alla cooperativa).

Il terzo: preoccupazione e conseguente azione devono riguardare la formazione costante e l’informazione regolare e approfondita circa l’andamento della società. Il Consiglio di amministrazione informa, spiega, motiva (anche su questioni che la legge gli delega esclusivamente) i soci devono chiedere continuamente spiegazioni e chiarificazioni e interloquire con fiducia. La fiducia è un’altra parola “chiave” dell’essere cooperativa.

Il quarto: l’assemblea conferma l’impegno costante alla ricaduta sul mondo intorno a noi di parte dell’impegno e del lavoro della cooperativa, come è avvenuto per il terremoto e altri progetti. Si conferma anche la scelta di fratellanza con i meno fortunati della terra sia in termini di lavoro e servizi sia sotto il profilo di costruzione di pensiero cooperativo. Altro elemento importante è la realizzazione di “volontariato” individuando in esso una caratteristica di contrasto alle culture sempre più dominanti.

Il quinto: la sempre minore disponibilità di risorse pubbliche e la consapevolezza di lavorare alla costruzione di un mondo partecipato che valorizzi i saperi e le capacità delle persone, necessita l’organizzazione di “welfare auto generativo” (servizi e attività che hanno lo scopo di valorizzare le competenze che le persone possiedono e che vengono applicate gratuitamente).

Il sesto: il nuovo consiglio di amministrazione dovrà continuare sulla strada del rafforzamento di Arcobaleno come “Cooperativa di Comunità” espressione, quindi, del territorio e delle sue articolazioni cooperativistiche e di volontariato. Da una parte alta professionalità nella fornitura dei servizi e dall’altra presenza costante negli interstizi sociali.

Fonte: Cooperativa Arcobaleno

Autore: Redazione
Risorse correlate