08 dicembre 2019
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Mattarei: identità e partecipazione nella "vision" della Cooperazione Trentina

Editoriale della presidente Marina Mattarei sul tema dell’identità cooperativa e partecipazione dei soci.

Editoriale della presidente Marina Mattarei sul tema dell’identità cooperativa e partecipazione dei soci.

”Recentemente la Federazione Trentina della Cooperazione ha elaborato il proprio documento di Vision unitaria, la proiezione di uno scenario futuro basato su valori, ideali e aspirazioni, che sia ancora in grado di sviluppare e mantenere coeso un sistema imprenditoriale socialmente responsabile, pilastro fondamentale dell’Autonomia trentina qual è il movimento cooperativo.

E’ stato, nel metodo, un buon esercizio partecipativo all’interno del Consiglio d’Amministrazione, attivato dalla lettura di contesto delle dinamiche economiche e socio-culturali locali e globali, individuando nel contempo i punti di forza e di debolezza della cooperazione che in questo contesto si trova ad operare.

Dall’esito di questa ricognizione, risulta oggettivo che il bilancio della partecipazione all'interno del sistema è oggi più debole di ieri. Non è dunque un caso che si sia inteso mettere al primo punto della Vision il tema: Identità e Partecipazione.

Da sempre il coinvolgimento diretto dei soci è un fattore di grande importanza per la coesione sociale delle nostre comunità trentine e uno dei principali fattori distintivi e competitivi dell’impresa cooperativa.

Centralità della persona, bene comune, solidarietà, sussidiarietà e soprattutto partecipazione, sono i pilastri fondamentali anche della carta dei valori del Credito cooperativo, a cui si aggiungono l'associazionismo e l'assenza di fini di lucro nel caratterizzare la cooperazione in generale. Questa è la cornice di valori entro la quale l'agire cooperativo trova il suo senso.

E dentro questa cornice si genera la capacità delle cooperative di superare situazioni di crisi decisionale poiché il radicamento locale, la coesione interna e la condivisione di scelte anche difficili può far conto su un sistema di principi che stanno alla base della convivenza cooperativa: la mutualità, la solidarietà, la democrazia economica.

E' naturale che la loro effettiva applicazione comporti la consapevolezza e il rischio di ciascuno di dover mettersi in discussione. La libertà dei soci, sempre coniugata alla responsabilità, di esprimere le proprie opinioni su qualsiasi tema che riguarda la loro cooperativa, deve trovare garanzia attraverso modalità e regole coerenti; anche a tutela degli stessi amministratori. Nessuno può sostituirsi ai Soci.

Una evidenza questa, che non è una declinazione di responsabilità da parte della Federazione, che ad ogni piè sospinto viene tirata per la giacca affinché le contraddizioni che nascono dal confronto tra valori e comportamenti individuali trovino in lei un alleato a favore di questa o di quella parte.

La Federazione che è il luogo privilegiato dove si incontrano diversi soggetti che caratterizzano e riassumono il pluralismo settoriale della cooperazione trentina, e dove le diverse anime si riconoscono esprimendo i loro vertici settoriali, oggi sta vivendo una stagione di grandi problematicità.

I mutamenti in corso soprattutto nel settore del credito cooperativo, oggi alla ribalta, rischiano di accentuare un processo di disarticolazione dell'universo cooperativo e in questo processo la cosa che più risalta agli occhi, è il bisogno di tutti i soci di sentirsi protetti, maggiormente informati, coinvolti e più corresponsabili nei processi decisionali.

Occorre sottolineare che dai fatti accaduti in questi giorni alla Cassa Rurale Lavis Mezzocorona Valle di Cembra, la questione assume toni preoccupanti proprio perché mostra una grande assenza di informazione e di quel tratto della cultura cooperativa della relazione che genera fiducia. E senza fiducia non c’è coesione.

Tuttavia, non bisogna confondere che poter discutere dei problemi non è la stessa cosa che fare qualcosa per risolverli. Per questo motivo la Federazione per mantenere il suo ruolo, la sua equidistanza etica e la sua volontà compositiva, si è posta l’obiettivo di fornire alle cooperative associate contenuti e strumenti formativi e di rendicontazione sociale finalizzati a rendere più viva e vivace la partecipazione dentro ciascuna cooperativa.

Oggi più che mai è importante che ogni cooperativa si ponga l’obiettivo di praticare e dimostrare una responsabilità sociale coerente con la sua missione e con il contesto etico e di valori a cui fa riferimento.

Per questo motivo è importante aggiornare anche la revisione dei sistemi di controllo, le metodologie di revisione, per certificarne la reputazione aziendale, l'affidabilità, la stabilità nel mercato.

Sottolineo questi due ultimi punti perché sono un impegno a prescindere per far sì che le cooperative possano continuare a lavorare per uno sviluppo responsabile e sostenibile della comunità e del territorio di cui sono espressione anche nella contemporaneità".

Marina Mattarei

Autore: Redazione