12 aprile 2019
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Le Casse Rurali dal ministro Fraccaro: impegno per tutelare la mutualità

Si è svolto nella sede del ministero a Roma l’incontro chiesto dal ministro Riccardo Fraccaro con i presidenti e vice delle Casse Rurali trentine.

Marina Mattarei: “incontro molto positivo, abbiamo registrato la disponibilità del ministro per mitigare i possibili effetti negativi della riforma sulla mutualità e l’identità delle Casse Rurali. Accanto alle capogruppo, importante anche il ruolo delle associazioni di rappresentanza”.

Si è svolto nella sede del ministero a Roma l’incontro chiesto dal ministro Riccardo Fraccaro con i presidenti e vice delle Casse Rurali trentine.Marina Mattarei: “incontro molto positivo, abbiamo registrato la disponibilità del ministro per mitigare i possibili effetti negativi della riforma sulla mutualità e l’identità delle Casse Rurali. Accanto alle capogruppo, importante anche il ruolo delle associazioni di rappresentanza”.

È stato un incontro denso di significati, durante il quale il ministro ai Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro (M5s) ha potuto scambiare in maniera diretta con la Federazione e i presidenti e vice delle Casse Rurali trentine (presenti 18 su 20) opinioni e proposte a seguito della riforma del credito cooperativo, varata nella precedente legislatura ed ora pienamente operativa.

Secondo il ministro Fraccaro - posto che nessuno mette in discussione la fisionomia del Gruppo Bancario Cooperativo dove la capogruppo ha un ruolo attivo e di tutto rilievo - ci sono alcuni elementi della riforma che hanno bisogno di essere ulteriormente approfonditi.

Essi riguardano la tutela della mutualità delle banche cooperative, più volte citata anche nel testo di legge, e il ruolo del livello associativo di rappresentanza (Confcooperative, Federcasse, e in Trentino la Federazione), che nella norma non trova riscontro.

L’obiettivo del ministro a nome del governo – è stato detto - è di tutelare la distintività cooperativa delle Casse Rurali, la loro identità, la mutualità e il radicamento sul territorio, affinché l’attività delle banche cooperative e dei loro gruppi bancari sia ispirata alla loro natura giuridica a mutualità prevalente.

Una specificità quasi ignorata dai regolatori internazionali, che va invece meglio argomentata e regolata per evitare effetti sociali molto pericolosi.

Tra governo e rappresentanti delle Bcc e Rurali non c’è differenza di visione sul modello di credito cooperativo. Da entrambi i lati c’è la stessa preoccupazione.

Questo governo guarda con attenzione agli effetti della riforma e ai gruppi bancari, ha ribadito il ministro Fraccaro. Per il Governo è importante sostenere la solidità del gruppo senza però perdere, l’autonomia, e l’identità di banche del territorio. L’incontro di oggi va in questa direzione ed è un momento di dialogo e di ascolto per ragionare insieme sugli elementi necessari a garantire l’autenticità del credito cooperativo.

“Si è trattato di un riconoscimento istituzionale molto importante – commenta la presidente della Federazione Marina Mattarei – e una conferma della validità anche del ruolo associativo. Questo incontro è un passaggio significativo, perché le Casse Rurali hanno potuto esprimere direttamente al ministro il loro punto di vista e le loro preoccupazioni.

I presidenti hanno tenuto a sottolineare l’importanza di questa riforma, ma ciò non vuol dire che non possa esserci la preoccupazione degli effetti sui territori.

L’impegno del ministro espresso ai presidenti nell’incontro a Roma è di andare avanti e mantenere un dialogo diretto con noi sulla tutela della Casse Rurali, il territorio e le imprese”.

Autore: Redazione