24 gennaio 2021
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Insediato il Comitato per il Cinquantenario del Secondo Statuto di Autonomia

Nel 2021-2022 ricorre il Cinquantenario della nascita del Secondo Statuto di Autonomia, evento che prevede lo sviluppo di un ampio dibattito dentro e fuori le istituzioni, comprensivo di un fitto programma di studi ma anche di eventi, progetti, manifestazioni pensate per coinvolgere il maggior numero possibile di realtà e di cittadini, dentro e fuori in confini del Trentino. Il Comitato chiamato a sovraintenderlo, presieduto da Giuseppe Ferrandi, direttore generale della Fondazione museo storico del Trentino, si è riunito nella sede della Provincia, alla presenza fra gli altri del presidente Maurizio Fugatti e del direttore generale Paolo Nicoletti.

Nel 2021-2022 ricorre il Cinquantenario della nascita del Secondo Statuto di Autonomia, evento che prevede lo sviluppo di un ampio dibattito dentro e fuori le istituzioni, comprensivo di un fitto programma di studi ma anche di eventi, progetti, manifestazioni pensate per coinvolgere il maggior numero possibile di realtà e di cittadini, dentro e fuori in confini del Trentino. Il Comitato chiamato a sovraintenderlo, presieduto da Giuseppe Ferrandi, direttore generale della Fondazione museo storico del Trentino, si è riunito nella sede della Provincia, alla presenza fra gli altri del presidente Maurizio Fugatti e del direttore generale Paolo Nicoletti.

Nel corso dell'incontro, apertosi con la proiezione di una videointervista a Renato Ballardini, già deputato della Repubblica italiana e fra i protagonisti delle vicende del secondo Statuto in qualità di membro della Commissione del 19, si sono illustrate le linee generali del programma, che si è aperto il 23 gennaio, a cinquant’anni dall’approvazione in prima lettura alla Camera dei Deputati del disegno di legge che avrebbe portato nel 1972 alla definitiva approvazione e attuazione del Secondo Statuto.

Il presidente Fugatti ha espresso un ringraziamento a tutti gli intervenuti - anche in videoconferenza - per il contributo di idee e proposte già fornito.

"La costituzione di questo comitato - ha aggiunto - è un passaggio determinante, legato all’importanza che vogliamo attribuire all'anniversario. Abbiamo ritenuto indispensabile avvalerci di insigni studiosi per collocare questo lavoro in un orizzonte che fosse l più ampio possibile. Abbiamo chiesto inoltre la disponibilità dei principali dirigenti delle istituzioni, Provincia, Regione, Consiglio provinciale, Consiglio delle autonomie locali, ma anche del mondo della scuola, delle associazioni, della società civile. Gli anni relativi al primo Statuto e gli anni 60 sono stati già oggetto di molti studi; è giunto il momento di concentrarci sul secondo Statuto, impostando anche un confronto costruttivo con Bolzano e quindi a livello regionale. Tre gli auspici: la promozione di un programma di ricerca e di studio per inquadrare la seconda Autonomia, le sue dinamiche, le sue criticità, le sue prospettive di sviluppo; l'allargamento del dibattito a livello nazionale ed europeo, con tappe anche a Roma, Vienna, Bruxelles; infine, la promozione di una cultura dell'Autonomia aggiornata ai tempi e aperta al contributo delle giovani generazioni".

Il presidente del Comitato Ferrandi ha quindi illustrato più dettagliatamente alcune delle prime iniziative in cantiere. "Fra poco - ha detto - presenteremo il libro del professor Luigi Blanco, appena uscito per i tipi del Mulino, sulle Autonomie in Italia. Abbiamo bisogno infatti di approfondire la conoscenza storica di queste dinamiche politico-istituzionali ma anche di aprire il più possibile i confini della discussione. Venendo agli appuntamenti che stiamo progettando al di fuori dei confini del Trentino: a Vienna ci sarà l’occasione di proporre una riflessione sulla “questione trentina” e su come il Secondo Statuto abbia contribuito in maniera determinante a risolverla. Farlo a Vienna consentirà di mettere sotto i riflettori il forte legame fra la nostra terra e il mondo asburgico. Nella tappa romana ci concentreremo di più sugli adeguamenti degli Statuti nel tempo, in un’ottica comparata, anche sottolineando rapporti e contributi fra l’evoluzione degli Statuti speciali e quello del regionalismo ordinario. Infine approderemo a Bruxelles per inserire il cinquantenario dell’Autonomia in uno scenario europeo, anche eventualmente confrontandoci con chi l'Autonomia non la conosce o non la capisce".

Ed ancora: è in fase di elaborazione una iniziativa editoriale centrata sulle politiche provinciali degli ultimi anni, che traduce l’idea di Autonomia nell’impegno concreto sviluppato in singoli ambiti strategici. Sempre sul piano dell'attualizzazione del concetto di Autonomia, si sta pensando ad un progetto che coinvoga gli under 35 per favorire la loro partecipazione/creatività rispetto ai linguaggi non istituzionali della comunicazione.

Il Comitato che gestisce il calendario delle manifestazioni istituzionali del Cinquantenario è composto da:

  • dott. Giuseppe Ferrandi, Direttore generale della Fondazione museo storico del Trentino, in qualità di Presidente e coordinatore;
  • per la Provincia autonoma di Trento, il direttore generale, dott. Paolo Nicoletti, la dirigente generale del Dipartimento affari e relazioni istituzionali, dott.ssa Valeria Placidi e il sovrintendente scolastico, dott.ssa Viviana Sbardella;
  • per il Consiglio della Provincia autonoma di Trento il segretario generale, dott.ssa Patrizia Gentile;
  • per la Regione autonoma Trentino Alto Adige-Südtirol il segretario generale, dott. Michael Mayr;
  • per il Consorzio dei Comuni Trentini, struttura di supporto del Consiglio delle Autonomie locali, il direttore, dott. Marco Riccadonna;
  • prof. Luigi Blanco, professore ordinario presso la facoltà di Sociologia dell’Università degli studi di Trento;
  • prof. Fulvio Cortese, professore ordinario e Direttore della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Trento;
  • prof. Stefano Bruno Galli, professore aggregato presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Milano, in aspettativa per incarico istituzionale;
  • prof.ssa Esther Happacher, professore ordinario presso l’Istituto di Diritto Italiano dell'Università di Innsbruck;
  • dott.ssa Elisa Bertò, ricercatrice presso la Fondazione Museo storico del Trentino;
  • dal dott. Andrea Di Michele, ricercatore presso la facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano;
  • dott. Marc Emanuel Röggla, ricercatore e Direttore del Centro per l’autonomia - Eurac Research.

Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento

Autore: Redazione