04 gennaio 2019
Condividi il link su:

Gli anni Ottanta e Novanta nel calendario della Cassa Rurale di Trento

Tredici scatti di altrettanti momenti significativi e distintivi della vita e della storia del capoluogo trentino caratterizzano i dodici mesi del 2019 nel calendario della banca della città.

Tredici scatti di altrettanti momenti significativi e distintivi della vita e della storia del capoluogo trentino caratterizzano i dodici mesi del 2019 nel calendario della banca della città.

E’ un calendario con i fiocchi il calendario 2019 della Cassa Rurale di Trento.

Non solo perché l’immagine di copertina, firmata dal fotografo Gianni Zotta, ritrae uno scorcio del centro storico del capoluogo alla metà di gennaio del 1985 quando i fiocchi di neve caddero ininterrottamente per settantadue ore offrendo un paesaggio da cartolina fino a quel momento mai visto e mai osservato ma che obbligarono nei giorni successivi a molto lavoro per liberare e rendere transitabili le strade della città e di tutto il Trentino interessate da una nevicata che portò sul fondovalle un metro e mezzo di coltre bianca.

Il calendario 2019 della banca della città racchiude in tredici scatti altrettanti momenti significativi ed elementi distintivi degli anni Ottanta e Novanta.

Tra questi, in estrema sintesi, la prima edizione del Mercatino di Natale (1993), la manifestazione del movimento studentesco della Pantera (1990), l’espansione della città a sud nella zona di via Degasperi (1984), la visita di Papa Giovanni Paolo II dell’aprile del 1995, l’adunata nazionale degli Alpini alla metà di maggio del 1987, la demolizione dello stabilimento Michelin (1999), la Busa degli Orsi a Sardagna (1986), la riapertura del Teatro Sociale (giugno 2000).

La galleria è arricchita e completata da altre tre istantanee: il fratello Questuante che rientra al Convento dei Francescani di via Grazioli, una vista panoramica su via Segantini e su via Brennero, i festeggiamenti dell’11 luglio 1982 per la vittoria della nazionale italiana di calcio, del capitano Dino Zoff e del cittì Enzo Bearzot, al Mundial di Spagna.

Un’esplosione di gioia collettiva che riversò nelle strade e nelle piazze giovani e meno giovani al triplice fischio finale dell’arbitro Coelho, conclusa la finalissima giocata allo stadio Bernabeu di Madrid e vinta dall’Italia 3 a 1 sulla Germania Ovest grazie ai gol messi a segno da Rossi, Tardelli e Altobelli.

Oltre al citato Gianni Zotta, le immagini sono state firmate anche dai fotografi Dino Panato e Roberto Bernardinatti.

Alcune appartengono, invece, all’archivio della Fondazione Museo Storico del Trentino.

Autore: Redazione