10 settembre 2018
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Cantina Mori Colli Zugna viaggia verso la vendemmia record

Qualità e quantità caratterizzano la vendemmia della cantina cooperativa che ha preso il via nella seconda quindicina di agosto e si concluderà tra una decina di giorni. Cantina aperta anche di domenica per il conferimento.

Da una prima stima si dovrebbero superare gli 85mila quintali. Un vero e proprio record per la Cantina e i suoi 600 viticoltori soci.

Qualità e quantità caratterizzano la vendemmia della cantina cooperativa che ha preso il via nella seconda quindicina di agosto e si concluderà tra una decina di giorni. Cantina aperta anche di domenica per il conferimento.Da una prima stima si dovrebbero superare gli 85mila quintali. Un vero e proprio record per la Cantina e i suoi 600 viticoltori soci.

Sarà una vendemmia di grandi soddisfazioni per i soci quella che si concluderà tra una decina di giorni: la cantina sociale Mori Colli Zugna stima che si raggiungeranno i novantamila quintali, quantità mai raggiunta fino a oggi da questa cantina cooperativa.

La scorsa vendemmia aveva raggiunto 68 mila 388 quintali.

“Non solo quantità – precisa Alberto Butterini, enologo della Cantina – anche buona qualità delle uve conferite in queste settimane dai viticoltori soci. Complessivamente i nostri soci sono circa seicento che coltivano 650 ettari di vigneto. La fetta maggiore appartiene a Pinot Grigio (50% del totale) e Chardonnay (20%). La percentuale rimanente è divisa tra Mueller Thurgau, Moscato Giallo, Traminer e altre varietà”.

La vendemmia aveva preso il via il 23 agosto. “C’è un’altra particolarità che contribuisce a far capire come ci si stia avviando verso una vendemmia destinata a essere ricordata a lungo – aggiunge Butterini. Per consentire ai soci di conferire le uve, la nostra cantina è rimasta aperta tre domeniche consecutive. Cosa mai successa in passato”.

Marcescenza, fenomeno limitato e sotto controllo

In merito alle notizie diffuse con toni di allarme sul fenomeno della marcescenza osservato in alcune zone, va detto che questo si presenta in limitate quantità e a seconda del tipo e metodo di coltivazione delle uve.

“Questo effetto, comune a tutto il Nord Italia, è una concausa delle piogge copiose cadute durante la fase di maturazione delle uve (80 millimetri di acqua nell’arco di quarantotto ore) – spiega Manfredo Manfredi, responsabile del servizio controllo di campagna della Cantina Mori Colli Zugna – Alla pioggia si è aggiunto un altro fenomeno: le alte temperature durante la notte che hanno provocato poca escursione termica tale da favorire, sulle bucce stressate dalla pioggia, lo sviluppo di microflora.

Inoltre, considerato l’abbassamento dell’acidità legato al processo di maturazione, sono venute meno delle difese naturali che, normalmente, l’uva possiede. Questo ha provocato, di conseguenza, il deterioramento della buccia”.

La cantina ha sempre garantito la massima assistenza tecnica per prevenire il fenomeno, ed è vicina ai viticoltori coinvolti.

Autore: Redazione