21 gennaio 2020
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Assomela pubblica l’ottavo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale di Prodotto delle Mele Italiane

Contiene la quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita delle mele.

Contiene la quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita delle mele.

Il tema della sostenibilità e nello specifico quella ambientale è ormai da anni nell’agenda dei melicoltori italiani tanto che la prima Dichiarazione Ambientale di prodotto (Environmental Product Declaration - EPD) per le mele risale ormai al 2012 ed ha rappresentato uno dei primi casi di comunicazione di questo tipo da parte di un intero settore produttivo e non di una singola azienda come avviene solitamente.

Questo ottavo aggiornamento è stato condotto sui valori medi della campagna 2018 delle quattro OP del Trentino-Alto Adige (VOG/Marlene, VIP/Val Venosta, Melinda e La Trentina) e sulle cinque varietà più rilevanti in termini di produzione (Golden Delicious, Gala, Red Delicious, Fuji e Granny Smith) che costituiscono complessivamente l’82% della produzione totale di mele delle OP interessate dallo studio.

La quota più importante delle mele coltivate e commercializzate dalle OP viene prodotta nel rispetto dei disciplinari di produzione integrata nazionale e provinciale, mentre la restante parte, pari a circa il 5%, segue la regolamentazione comunitaria della produzione biologica.

La Dichiarazione Ambientale di Prodotto, elaborata con il supporto tecnico di Life Cycle Engineering, segue le regole del Sistema Internazionale EPD® e i dati presentati sono stati calcolati attraverso la metodologia dell’Analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment – LCA), che prevede lo studio degli impatti delle attività svolte in tutte le fasi della filiera che vanno dall’impianto del frutteto fino alla distribuzione del prodotto al consumatore. I risultati, comunicati attraverso degli indicatori di sintesi, si riferiscono all’unità funzionale di 1 kg di mele vendute sfuse, intese per il consumo fresco.

Dai dati pubblicati nell’EPD 2019, emerge che per produrre un kg di mele vengono emessi circa 150 g di CO2eq, di cui la fase agricola, la fase di stabilimento e confezionamento e quella di distribuzione contano equamente per il 30% ognuna, e per la restante parte al packaging e alle operazioni di fine vita. Il consumo di acqua, di circa 65 litri per kg di mele, è invece concentrato quasi interamente nella fase di produzione delle materie prime agricole (97%).

Si tratta di un ottimo risultato per la mela italiana, che dimostra, dati alla mano, di essere una produzione rispettosa del territorio e delle sue risorse.

La dichiarazione aggiornata è scaricabile in italiano, inglese e tedesco al seguente link: https://www.environdec.com/Detail/?Epd=8793

Assomela s.c. è l’Associazione dei Produttori di mele italiani che rappresenta il 70% della produzione melicola nazionale, a cui si associano le OP VOG (Marlene), VIP (Val Venosta) e VOG Products della Provincia di Bolzano, Melinda, “la Trentina” e Mezzocorona della Provincia di Trento, Nord Est della Regione Veneto, Melapiù della Regione Emilia Romagna, Rivoira e Lagnasco della Regione Piemonte, Friulfruct della Regione Friuli Venezia Giulia e Melavì della Regione Lombardia.

Life Cycle Engineering S.r.l., Research & Consulting, con sede a Torino e Venezia, è una società di ingegneria che dalla metà degli anni '90 opera nel settore della consulenza, della ricerca e della formazione in campo ambientale ed energetico. È partner riconosciuto di numerose aziende, centri di ricerca e associazioni di produttori a livello nazionale e internazionale che hanno scelto LCE come supporto scientifico e tecnico per attività di LCA (Analisi del ciclo di vita), di EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto) e di programmazione di strumenti di sviluppo ambientale sostenibile e di eco-design.

Fonte: Assomela

Autore: Redazione
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